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Data: 28/05/2020 18:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate
Cosa sono i marketplace[Torna su]
I marketplace sono luoghi virtuali in cui avviene lo scambio di prodotti e servizi, raggruppati per tipologia, venditori o sulla base di altri elementi distintivi. A differenza dell'e-commerce tradizionale, in cui è solo un'azienda a fornire i propri beni e servizi a un numero potenzialmente indefinito di utenti, nel marketplace sono presenti più aziende che, ciascuna nel suo spazio, offre ai consumatori la propria nicchia di prodotti e prestazioni. Traslando il paragone tra e-commerce e marketplace dal mondo virtuale a quello reale, si può affermare che, mentre il primo è un negozio, il secondo è una sorta di grande centro commerciale.
Vantaggi dei marketplace per i consumatori[Torna su]
Evidenti le ragioni dell'evoluzione dei marketplaces. Essi infatti offrono ai consumatori importanti vantaggi rispetto all'e-commerce tradizionale: - prima di tutto l'acquirente ha la possibilità di disporre di una scelta molto più ampia di venditori e quindi di prodotti e servizi; - la disponibilità di un numero elevato di professionisti consente al consumatore di effettuare una maggiore comparazione in termini di caratteristiche e di prezzo.
Aspetti legali del marketplace[Torna su]
Dal punto di vista legale, la compravendita sui marketplace comporta la stipula di un contratto tra il compratore e il singolo venditore, lasciando fuori il gestore del sito. Spetta alle singole aziende che si appoggiano alla piattaforma fornire le informazioni ad esse relative e ai loro prodotti, come il listino prezzi, ad esempio. Esse sono tenute inoltre a indicare le modalità di pagamento, le garanzie offerte sui servizi e i singoli canali di contatto. Tutto deve essere di facile consultazione per il potenziale cliente che visita il sito.
Responsabilità diretta del venditoreIl rapporto contrattuale diretto tra compratore e singolo venditore comporta delle naturali e conseguenti responsabilità a carico di quest'ultimo. Qualora il prodotto si dovesse presentare difforme a quello visionato sul sito e acquistato dal consumatore o nel caso in cui i beni acquistati cagionino danni a cose o persone, sono sempre i venditori singoli a doversi occupare del problema e della gestione di eventuali resi. Responsabilità delle aziende singole giustificata sostanzialmente dall'autonomia con la quale esse operano sul marketplace.
Obblighi del gestore del marketplacePer quanto riguarda invece gli obblighi del gestore, è suo compito prevedere sulla piattaforma un'apposita sezione per i reclami e le segnalazioni di ogni tipo vigilare sui venditori affinché rispettino le disposizioni contenute nel Codice del Consumo. Il Codice del Consumo trova infatti applicazione nelle varie forme di commercio elettronico, perché realizza, così come definito dal dlgs n. 206/2005 un tipico contratto a distanza.
Marketplace: nuove regole dal 12 luglio 2020[Torna su]
Merita un cenno infine il Regolamento (ue) 2019/1150 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 "che promuove equità e trasparenza per gli utenti commerciali dei servizi di intermediazione online."
Al considerando n. 3 il Regolamento evidenzia infatti come "I consumatori hanno accolto favorevolmente l'utilizzo dei servizi di intermediazione online. Per il loro benessere è essenziale anche un ecosistema online competitivo, equo e trasparente, in cui le imprese agiscono in modo responsabile. Il fatto di garantire la trasparenza e la fiducia nell'economia delle piattaforme online nei rapporti tra imprese potrebbe altresì contribuire indirettamente a migliorare la fiducia dei consumatori nell'economia delle piattaforme online. L'impatto diretto dello sviluppo dell'economia delle piattaforme online sui consumatori sono tuttavia affrontate da altre norme del diritto dell'Unione, in particolare per quanto riguarda l'acquis relativo ai consumatori."
Il Regolamento, come prevede l'art. 1 si pone l'obiettivo di: "contribuire al corretto funzionamento del mercato interno stabilendo norme intese a garantire che gli utenti commerciali di servizi di intermediazione online e gli utenti titolari di siti web aziendali che siano in relazione con motori di ricerca online dispongano di un'adeguata trasparenza, di equità e di efficaci possibilità di ricorso." |
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