Data: 18/06/2020 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo

Una circolare per accelerare la ripartenza della giustizia

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Una circolare con le misure per accelerare la ripartenza della giustizia, che "riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo e, in generale, mira a garantire, per quanto possibile, la regolare celebrazione delle udienze, in condizioni di sicurezza, già a partire dal 1° luglio 2020".

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La sua imminente pubblicazione era stata anticipata con queste parole dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che, stante il mutamento del contesto sanitario aveva parlato di "un ritorno alla normalità per la giustizia".
Il provvedimento (qui sotto allegato), datato 12 giugno 2020, è rivolto ai capi degli uffici giudiziari e fornisce indicazioni operative e organizzative a supporto di una maggiore ripresa delle attività nei mesi di giugno e luglio, tratteggiando alcune soluzioni per gli aspetti rimasti maggiormente critici.
Facendo seguito alle precedenti circolari, il nuovo documento tiene conto delle interlocuzioni avute in questo primo periodo dell'avvio della cd. fase due, con i vertici dei distretti, con l'Avvocatura e con le rappresentanze sindacali e anzi raccomanda di proseguire il costante confronto con i COA locali, con le organizzazioni sindacali.
In particolare, si richiama la precedente circolare del 2 maggio che offriva direttive organizzative, dividendo il periodo dal 12 maggio al 31 luglio in tre momenti distinti (maggio, giugno e luglio), e consigliando l'implementazione crescente delle attività, conformata all'osservazione del progredire del contesto epidemiologico nel suddetto periodo.

Ritorno all'ordinaria attività giurisdizionale

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Il dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi evidenzia come, "nonostante un paradigma organizzativo/logistico piuttosto uniforme nel panorama degli uffici giudiziari italiani (sanificazioni, acquisto di materiale igienizzante per le mani, uso DPI, avvio aper­ture pomeridiane, ecc.), si registra indubitabilmente una forte variabilità delle linee guida di ripresa dell'attività giudiziaria, fatto questo che sta costituendo una delle maggiori criticità del periodo".
Tuttavia, il miglioramento del contesto pandemico pressoché in tutte le regioni italiane ha portato a emanare una normativa che ha dettato, da un lato, la ripresa della cd. "socializza­zione" e la fine lockdown, e dall'altro ha definito il nucleo delle misure sanitarie neces­sarie, quale paradigma di prevenzione della salute, per la ripresa di tali attività e per la mobilità dei cittadini.
Il Ministero precisa che la gestione della seconda fase dell'emergenza epidemio­logica negli Uffici giudiziari richiede, innanzitutto, al fine di consentire un ritorno più ampio all'or­dinaria attività giurisdizionale, l'adozione di alcune misure di sicurezza e di prevenzione sanitaria che sono oramai diventate presidio di sicurezza nei nostri uffici, e che constano ampiamente dispiegate grazie all'attività sino ad oggi proficuamente svolta.
Pertanto, ove non già provveduto, si invita alla maggiore e progressiva ripresa, per i mesi di giugno e luglio dell'attività amministrativa e giudiziaria degli uffici nel quadro di compatibilità territoriale con il miglio­ramento del contesto epidemiologico, mantenendo le prescrizioni sanitarie e logistiche sino ad oggi consigliate nelle precedenti circolari e richiamate nel paragrafo successivo.

Igiene luoghi di lavoro e sicurezza degli ambienti

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Il Ministero conferma la sua attenzione alla materia dell'igiene e della sicurezza dei luoghi di lavoro. Si rammentano le prescrizioni normative e quelle fornite con le precedenti circolari per supportare l'azione degli Uffici giudiziari e perseguire l'obiettivo di garantire adeguati livelli di protezione per i magistrati e per tutto il personale amministrativo. Tale obiettivo è stato attuato, in primis, fornendo la materiale fornitura di dispositivi di protezione individuale in favore di quelle realtà segnate da elevate criticità.
Gli uffici giudiziari sono stati con immediatezza autorizzati ad effettuare acquisti diretti di materiale igienico sanitario e DPI a protezione delle vie respiratorie da destinare ai magistrati ed al personale amministrativo in servizio.
Pertanto, ove non già provveduto, si raccomanda il mantenimento del rispetto del nucleo delle prescrizioni igienico sanita­rie, nonché il mantenimento e il miglioramento delle misure organizzative e logisti­che dettate dalla normativa e dalle precedenti circolari.

Misure organizzative del personale

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Per quanto riguarda la gestione del personale la circolare segnala come, a seguito dei contatti avuti con Avvo­catura e organizzazioni sindacali, è emerso che alcune criticità proprio in tema di apertura del servizio, nonché di gestione organizzativa, si sono registrate negli uffici Unep e del giudice di pace.
Si raccomanda ai capi degli uffici, dunque, una specifica sensibilità per tali settore, continuando a segnalare le criticità incontrate nella ripresa delle attività per tali uffici, al fine di con­sentire di offrire il dovuto supporto per la loro soluzione
Ancora, il Minsero invita a utilizzare quanto più possibile gli istituti contrattuali e le forme di organizzazione del lavoro con orario flessibili, turnazioni e orario pomeridiano, rotazione dei servizi di cancelleria, orario multiperiodale e co-working.
Si raccomanda, inoltre, di operare una diversa modulazione del rapporto tra lavoro in presenza rispetto al lavoro agile, in termini quantitativi ai fini di una progressiva maggiore ripresa delle attività amministrative e giudiziarie degli uffici per i mesi di giugno e luglio.

Digitalizzazione del processo

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A seguito delle novità introdotte dal D.L. Cura Italia (n. 18/2020), il Ministero conferma di stare proseguendo il percorso di remotizzazione del processo e del lavoro del personale di magistratura e dipendente, accompagnando la remotizzazione di alcuni con l'acquisto di un quantitativo di PC portatili per il personale dipendente che a breve saranno distribuiti per le con­crete necessità mappando attività e destinatari, e con ulteriori valutazioni effettuate unitamente alle autorità competenti per la remotizzazione di ulteriori servizi.
Si invitano i Capi degli uffici e i Dirigenti amministrativi ad adoperarsi per l'ampia adozione degli strumenti informatici, al monitoraggio dell'utilizzo degli strumenti da remoto del personale abilitato, e all'adozione di modalità organizzative di accesso dell'utenza ai servizi di presidio con modalità che facciano ricorso alle tecnologie di comune uso, in aderenza con lo spirito del D.L. 18/2020, anche mediante stipula di protocolli con le istituzioni ter­ritoriali interessate, quali i locali Consigli dell'Ordine degli avvocati e altre professioni.

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