|
Data: 18/06/2020 12:00:00 - Autore: Roberto Paternicò
Crollo fatturato imprese industriali causa Covid-19 Calo senza precedenti degli indici complessivi di fatturato e ordinativi delle imprese industriali, a causa della chiusura imposta a molte attività per il Covid-19. Il mese di Aprile 2020 registra, infatti, i peggiori risultati per entrambe le serie storiche (disponibili da gennaio 2000), in termini sia congiunturali che tendenziali. Su base annua, la caduta degli indici è stata molto limitata per il solo settore farmaceutico e meno marcata per il comparto alimentare. In tutti gli altri casi, superiori al 25% sino ai settori più colpiti quali: i mezzi di trasporto, l'industria tessile, l'abbigliamento e i prodotti in pelle, con flessioni di oltre il 70% per il fatturato e di oltre 60% per per gli ordinativi. I dati ISTATAd Aprile 2020 si stima, al netto dei fattori stagionali, una diminuzione del fatturato industriale del 29,4% rispetto al mese di marzo e del 23,9% nella media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi precedenti (il mercato interno cede il 27,9% e quello estero il 32%). Più ampia la caduta degli ordinativi che, in termini congiunturali, registrano una flessione del 32,2% su base mensile e del 27,7% su base trimestrale (commesse dal mercato interno -33,9%, dal mercato estero -30,0%). La flessione è generalizzata, registra una caduta congiunturale del 23,3% per i beni di consumo, del 30,9% per i beni intermedi, del 33,4% per l'energia e del 34,4% nel caso dei beni strumentali. Il fatturato totale diminuisce del 46,9% rispetto ad Aprile dello scorso anno, con cali del 48,1% sul mercato interno e del 44,6% su quello estero. Le flessioni sono più lievi per il comparto farmaceutico (-0,2%) e per quello alimentare (-9,5%), molto più ampie nei rimanenti settori: dalla chimica (-26,6%) fino ai risultati senza precedenti dei mezzi di trasporto (-73,5%) e del tessile e dell'abbigliamento (-78,5%). In termini tendenziali l'indice grezzo degli ordinativi segna una caduta del 49,0%, con cali su entrambi i mercati (-53,0% quello interno e -43,6% quello estero). Fonte: Istat
|
|