Data: 01/07/2020 14:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Le novit� del dl semplificazioni in materia edilizia

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Tra le novit� pi� interessanti contenute nella bozza del decreto semplificazioni in materia edilizia, previste dall'art. 10 (sotto allegato), quelle che snellivano requisiti e procedura per la sanatoria degli abusi edilizi. La misura fortemente sostenuta da Conte, � stata invece contestata, tanto che � stato richiesto lo stralcio dalla bozza. Per Morassut, sottosegretario all'ambiente "� una norma "ammazza suolo" in totale contrasto con l'obiettivo dichiarato di questo governo di limitare il consumo di suolo e perseguire l'obbiettivo del saldo zero entro il 2050."

Abbandoniamo per il momento i contrasti e concentriamoci sulle misure che, al momento, dovrebbero essere ancora in piedi.

  • Per quanto riguarda le demolizioni, il decreto prevede che per la ricostruzione non si debbano rispettare la sagoma e le aree di sedime preesistente. L'importante � che vengano rispettate le distanze dai vicini.
  • Il decreto prevede poi la derubricazione delle ristrutturazioni a manutenzioni straordinarie per quelle modifiche dei prospetti che risultano necessarie a garantire l'agibilit� e l'accessibilit� delle unit� immobiliari.
  • Stop ai pareri delle diverse autorit� sulle pratiche edilizie. Per semplificare e standardizzare le procedure si vuole istituire una conferenza di servizi semplificata, pi� rapida ed efficiente.
  • Per quanto riguarda le strutture leggere si vogliono declassificare a edilizia libera per consentire la loro rimozione alla fine dell'utilizzo stagionale.

Proroga dei titoli e silenzio assenso

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Per evitare inutili perdite di tempo il privato, prima che decorrano i termini per l'inizio o per la fine dei lavori (rispettivamente un anno e tre anni dal rilascio del titolo), pu� prorogare i titoli edilizi con una comunicazione allo sportello unico comunale. Prevista una proroga ulteriore e discrezionale in presenza di ragioni valide.

Il Comune dovr� rilasciare un'attestazione che certifichi l'avvenuta formazione del silenzio assenso da parte dello sportello unico edilizia. Un atto esplicito per dare forza e certezza a un atto implicito.

Stralciato dal testo lo stop alla doppia conformit� per gli abusi

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Come anticipato quindi non vedr� mai la luce la novit� contenuta nella bozza del decreto semplificazioni, che si poneva l'obiettivo di eliminare per la sanatoria degli abusi edilizi la "doppia conformit�" che richiede la doppia regolarit� dell'intervento edilizio nel momento in cui viene realizzato e quando si chiede la sanatoria. La norma era stata introdotta perch� il sistema penalizza le opere che nascono irregolari, ma poi vengono rese conformi al piano regolatore successivamente. C'� infatti un orientamento giurisprudenziale che ai fini della sanatoria non richiede tale duplice regolarit�.

Non ci sono notizie sullo stralcio della disposizione che prevede la valutazione sull'opportunit� di limitare la doppia conformit� ai seguenti casi:

  • immobili gi� realizzati alla data di entrata in vigore della norma;
  • immobili realizzati secondo la normativa tecnica attuale, o adeguabili alla stessa per quanto riguarda sismicit�, prestazione energetica ect.;
  • ai casi di non incidenza dell'immobile su regimi vincolistici, o quando � accertata la piena conformit� alle esigenze tutelate dal vincolo esistente.
Stralciata a quanto pare anche la disposizione sulla irretroattivit� della sanatoria in base alla quale l'accertamento di conformit� "si limita a riscontrare l'attuale conformit� dell'opera: conseguentemente, non estingue i reati eventualmente gi� commessi (dei quali cessa unicamente la permanenza), ed � assoggettato a una pi� onerosa contribuzione pecuniaria."

Cambiano le sanzioni?

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Discussioni e dubbi anche sul sistema sanzionatorio. La bozza del decreto infatti "prevede" una revisione il sistema sanzionatorio limitando la demolizione e la rimessione in pristino dell'opera solo agli abusi edilizi che hanno comportato un aumento del carico urbanistico attraverso, ad esempio, l'incremento della cubatura e delle superfici.

Per gli abusi che invece non hanno comportato un aumento del carico urbanistico la bozza "introduce" la prescrizione decennale. Spirato questo termine non � applicabile neppure la sanzione pecuniaria.

Per quanto riguarda invece gli altri abusi edilizi, la bozza "prevede" una sanzione pecuniaria, pari al doppio dell'incremento di valore venale dell'immobile.

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