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Data: 02/07/2020 15:00:00 - Autore: Marco Sicolo
Cos'è il patrimonio[Torna su]
Nel linguaggio comune, per patrimonio si intende l'insieme dei beni che costituiscono la ricchezza di un soggetto. In ambito giuridico, il patrimonio comprende, invece, tutti quei rapporti attivi e passivi, suscettibili di valutazione economica, che fanno capo ad un unico soggetto. In questo senso, pertanto, rientrano nel concetto di patrimonio non solo i beni e i crediti, ma anche i debiti (ad. esempio, gli obblighi di pagamento conseguenti ad un finanziamento in corso). Per vero, si considera titolare di un patrimonio anche un soggetto che abbia solo situazioni debitorie. Come detto, i rapporti giuridici che vengono presi in considerazione nella valutazione di un patrimonio sono solo quelli che hanno un valore economico: in tal senso, ad esempio, non rilevano i rapporti familiari. Va precisato, inoltre, che titolare di un patrimonio giuridico può essere non soltanto una persona fisica ma anche una persona giuridica o un soggetto sprovvisto di personalità giuridica come un'associazione non riconosciuta. La responsabilità patrimoniale[Torna su]
La rilevanza giuridica del concetto di patrimonio si manifesta in particolar modo in tema di responsabilità patrimoniale. Ogni patrimonio, infatti, ha una fondamentale funzione di garanzia per i debiti contratti dal suo titolare. Al riguardo, l'art. 2740 del codice civile dispone che il debitore risponde dell'adempimento delle sue obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Ciò significa che, in caso di inadempimento da parte del debitore, il creditore ha la possibilità di vedere comunque soddisfatte le proprie pretese, attraverso l'aggressione del patrimonio del debitore, finalizzata all'assegnazione del ricavato della vendita forzata dei suoi beni. Autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta[Torna su]
In tema di patrimonio, è importante ricordare che il nostro ordinamento contempla anche le figure del patrimonio autonomo e del patrimonio separato. Il patrimonio autonomo è quello che appartiene ad un soggetto giuridico come una società o un'associazione. Il patrimonio di una società è cosa distinta da quello personale di ciascun socio. A questo proposito, si distingue tra autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta. L'autonomia patrimoniale perfetta si ha nell'ambito delle società di capitali e comporta che i creditori della società non possono rivalersi sul patrimonio personale dei singoli soci e, viceversa, i creditori del singolo socio non possono aggredire il patrimonio societario. In caso di autonomia patrimoniale imperfetta, invece, i creditori sociali possono aggredire anche il patrimonio del singolo socio: è quanto avviene, ad esempio, in caso di associazione non riconosciuta. Significativa, al proposito, è la disciplina in tema di società semplice (che dà facoltà al socio di chiedere al creditore sociale di rivalersi sul patrimonio di quest'ultima, indicandogli i beni su cui può facilmente soddisfarsi, v. art 2268 c.c.) e in tema di società in nome collettivo: a questo riguardo, l'art 2304 c.c. prevede il c.d. beneficio d'escussione, che impone ai creditori sociali la preventiva escussione del patrimonio societario. Patrimonio separato[Torna su]
Altrettanto rilevante è la figura dei patrimoni separati, di cui rappresentano esempi il fondo patrimoniale (art. 167 c.c.) e il c.d. trust, istituti che comportano, a determinate condizioni e con certi limiti, la separazione di una parte del patrimonio di un soggetto, che viene destinata ad uno specifico scopo e che, pertanto, risulta sottratta all'aggredibilità da parte dei terzi creditori. |
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