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Data: 31/07/2020 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate![]()
In arrivo la legge che tutela medici, infermieri e ausiliari[Torna su]
Dovrebbe diventare legge entro la fine di luglio il ddl a cui sita lavorando da pi� di anno per proteggere dalle aggressioni fisiche e verbali chi lavora nella sanit�. Fenomeni che, dopo la "pausa" da Coronavirus, riprendono con forza. Il testo (sotto allegato), che contiene le "Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni", � stato presentato dal Ministro della Salute Grillo e approvato nel settembre 2019. Nel maggio 2020 � stato modificato dalla Camera e l'8 luglio si � concluso l'esame da parte della Commissione Igiene e Sanit�. Ma cosa prevede il testo in sintesi? Il ddl n. 867-B, composto da 10 articoli, prevede:
Nasce l'Osservatorio nazionale per la sicurezza dei sanitari[Torna su] Presso il Ministero della salute viene istituito l'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie costituito per met� da rappresentanti donne e con la presenza dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, delle regioni, di un rappresentante dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), di rappresentanti dei Ministeri dell'interno, difesa, giustizia, lavoro, politiche sociali, ordini professionali interessati, organizzazioni di settore, associazioni di pazienti e di un rappresentante dell'Inail. A un decreto il compito di definire le modalit� con cui l'Osservatorio deve riferire ai Ministeri interessati i risultati della sua attivit�. La partecipazione a questo organismo � gratuita. All'Osservatorio il compito di monitorare gli episodi di violenza e gli eventi sentinella, promuovere studi e analisi per formulare proposte, controllare l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione incentivando il ricorso alla videosorveglianza, caldeggiare la diffusione delle prassi positive in materia di sicurezza anche attraverso il lavoro di equipe e dare impulso a corsi di formazioni per gestire al meglio i conflitti. L'Osservatorio analizza anche i dati regionali dei fenomeni di violenza contro i sanitari e li trasmette, tramite l'Agenas, ai Centri per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente. Entro il 31 marzo di ogni anno il Ministero della Salute deve presentare alle Camere una relazione relativa all'attivit� svolta dall'Osservatorio nell'anno precedente. Per medici e ausiliari stesse tutele previste per i pubblici ufficiali[Torna su]
Dal punto di vista penale, i soggetti che provocano lesioni gravi o gravissime ai medici o al personale ausiliario sono sottoposti alle stesse pene previste per chi commette il reato contro un pubblico ufficiale: da quattro a dieci anni di reclusione per le lesioni gravi e da otto a sedici se le lesioni sono gravissime. A tal fine all'art. 583 quater c.p si vuole aggiungere il comma seguente: "Le stesse pene si applicano in caso di lesioni personali gravi o gravissime cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell'esercizio o a causa delle funzioni o del servizio, nonch� a chiunque svolga attivit� ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, nell'esercizio o a causa di tali attivit�." Agire contro un sanitario diventa un'aggravante[Torna su]
Si interviene anche sull'art. 61 c.p, che disciplina le circostanze aggravanti comuni, prevedendo che costituisce aggravante comune dei reati commessi con violenza o minaccia agire in danno "degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nonch� di chiunque svolga attivit� ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, a causa o nell'esercizio di tali professioni o attivit�." A tal fine si aggiunge all'art. 61 c.p il comma 11 ocites. Procedibilit� d'ufficio in caso di percosse[Torna su]
Se in conseguenza del reato di percosse non deriva una malattia nel corpo o nella mente, chi � penalmente responsabile � punito a querela della persona offesa, a meno che non si renda responsabile di questo reato in danno di un soggetto che esercita una professione sanitaria o ausiliaria, come previsto dall'aggravante 11 octies dell'art, 61 c.p. In questo caso si procede d'ufficio. Leggi anche: Urge legge contro la violenza sui medici Carcere fino a 16 anni e multe fino a 5000 euro per chi aggredisce un medico |
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