Data: 30/07/2020 10:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Omicidio stradale: Buonafede vuole pene pi� severe

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In questi giorni si fa un gran parlare del tavolo di discussione convocato dal Ministro Bonafede per confrontarsi sul disegno di legge che vuole rendere ancora pi� severe le sanzioni e le pene previste per chi commette il reato di omicidio stradale. Le modifiche interessano sia la sostanza che la procedura. Vediamo quali sono le misure pi� importanti.

Cellulare alla guida? Aggravante del reato di omicidio stradale

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La novit� pi� interessante del disegno di legge, che nel solco dell'ennesima riforma del Codice della Strada, va a modificare il reato di omicidio stradale riguarda l'uso del cellulare mentre si guida. L'idea � di includere questa condotta tra le aggravanti del reato di omicidio stradale.

Al momento l'art. 589 bis c.p. contempla come aggravanti specifiche dell'omicidio stradale la guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che comportano l'aumento della reclusione base (da due a sette anni) da otto a dodici anni.

Il Ministro in sostanza vuole seguire l'esempio della Riforma del Codice della Strada che, nel disegno di legge unificato prevede la sospensione della patente da sette giorni a due mesi e una sanzione che pu� arrivare quasi ai 2700 euro per chi, mentre � alla guida, allontana le mani dal volante per utilizzare smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi.

Arresto obbligatorio per chi fugge o � pericoloso

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L'attuale formulazione dell'art. 589 ter c.p. prevede che, se chi commette un omicidio stradale poi si d� alla fuga, subisce un aumento di pena da 1/3 a 2/3, che comunque non pu� essere inferiore ai 5 anni.

Il disegno di legge vuole disporre l'arresto obbligatorio e non facoltativo, per chi fugge o non collabora dopo aver commesso il reato di omicidio stradale o aver cagionato lesioni aggravate. Arresto in flagranza anche per chi, pur collaborando dopo l'incidente, � un soggetto con precedenti penali e pericoloso.

Sanzioni pi� dure per chi non soccorre

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Il disegno di legge vuole punire ancora pi� duramente anche i conducenti che, in stato di alterazione alcolica, dopo avere cagionato lesioni, non soccorrono le vittime del reato o non collaborano con la polizia. Nel primo caso � previsto un inasprimento di pena della met�, mentre chi omette di soccorrere vede aumentarsi la pena da 1/3 ai 2/3.

Inasprimenti di pena e altre novit� per l'omicidio stradale

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Il ddl vuole eliminare la circostanza attenuante dell'art. 589 bis c.p. che prevede la diminuzione della pena fino a met� nel caso in cui l'incidente mortale non derivi esclusivamente dall'azione o dall'omissione del colpevole, ossia in presenza di un concorso di colpa.

L'altra novit� riguarda l'aumento della pena di almeno 1/3 se si cagiona la morte di pi� persone.

Punizioni pi� severe per chi causa un incidente perch� attraversa la striscia longitudinale e per chi provoca la morte di una persona commettendo due o pi� infrazioni.

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