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Data: 27/07/2020 23:00:00 - Autore: Lucia Izzo
Legalità: firmato il Protocollo tra Ministero dell'Istruzione e CNF[Torna su] Promuovere la cultura della legalità fra le studentesse e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. È questo l'obiettivo previsto dal Protocollo di intesa (qui sotto allegato) che la Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e la Presidente facente funzioni del Consiglio nazionale forense, Maria Masi, hanno siglato il 22 luglio al Ministero dell'Istruzione. "Con il nuovo Protocollo d'intesa MI-CNF coinvolgiamo per la prima volta gli studenti di tutti gli ordini scolastici. È un'iniziativa, questa, che ci permetterà di parlare di temi importanti fin dalla scuola primaria", ha dichiarato la Ministra Lucia Azzolina. "Con la firma di questo accordo - prosegue Maria Masi - l'avvocatura, ancora una volta, privilegia il proprio ruolo sociale e trova le giuste energie per dedicarsi ad accompagnare le giovani generazioni, che più di altri hanno sofferto in questi ultimi mesi, in un percorso all'insegna della dialettica e della legalità". Il documento interviene a confermare e rafforzare un lavoro congiunto già in atto tra il MI e il CNF, avviato con la realizzazione dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento. Avvocati a scuola per educare alla cittadinanza e alla legalità[Torna su] Con il Protocollo d'Intesa, di durata triennale, le parti "si impegnano alla realizzazione di azioni comuni volte a favorire e conseguire un miglioramento qualitativo dei percorsi formativi scolastici nell'ambito dei piani triennali dell'offerta formativa che ogni istituto scolastico predispone ai sensi dell'art. 3 del d. P.R. 8 marzo 1999, n. 275 come novellato dall'art. 1, comma 14, della legge 13 luglio 2015,n. 107, prevedendo lo svolgimento di specifici moduli sui temi della educazione alla cittadinanza e alla legalità", con la necessaria collaborazione degli Ordini territoriali degli avvocati. Nello specifico, il Protocollo prevede la realizzazione di quattro diverse progettualità rivolte a studentesse e studenti di ogni grado scolastico, che coinvolgeranno bambini e ragazzi sui temi quali i diritti e i doveri dei cittadini, il rispetto della legalità, la cultura del valore delle differenze e la cura del bene comune. Si punta ad azioni comuni volte a promuovere e incentivare la realizzazione di attività progettuali specifiche per il primo ciclo di istruzione e, per il tramite di convenzioni tra i Consigli degli Ordini territoriali degli Avvocati e gli istituti scolastici del secondo ciclo di istruzione, Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, per il triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Specifici moduli di orientamento riguarderanno i temi dell'educazione alla cittadinanza e alla legalità, nonché forme di apprendimento pratico da svolgersi presso l'Ordine forense. Le azioni comuni dovranno perseguire il raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) per le scuole di ogni ordine e grado: sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, lo stimolo dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; b) per il secondo ciclo di istruzione: potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria, sviluppo ed implementazione della conoscenza del ruolo dell'avvocato nella società sia nell'ambito delle attività processuali che extragiudiziali, orientamento alla professione di avvocato sia nel campo civile che penale. Modalità operative[Torna su] Il Protocollo prevede che, ferma restando l'autonomia didattica e organizzativa della scuola, il PTOF predisposto da ogni singolo istituto scolastico ovvero, in particolare, il progetto concernente i Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento in esso contenuto, possa prevedere nell'ambito della progettazione didattica curriculare, extracurriculare ovvero educativa ed organizzativa, lo svolgimento, per ogni anno scolastico, di singole attività formative o moduli di orientamento, della durata non inferiore a due ore ciascuno, sui temi dell'educazione alla cittadinanza e alla legalità. I moduli suddetti, dovranno essere svolti da avvocati individuati dall'Ordine locale, secondo tempi e modalità di attuazione che le singole scuole concorderanno, preventivamente o di volta in volta, con l'Ordine locale medesimo. A tal fine, l'Ordine locale degli Avvocati e l'istituto scolastico potranno costituire un Comitato Tecnico Scientifico paritetico composto da tre rappresentanti dell'istituto scolastico, di cui il Dirigente scolastico (o suo delegato) come membro di diritto e uno necessariamente appartenente ai rappresentanti dei genitori, nonché da tre rappresentanti dell'Ordine degli Avvocati, uno dei quali è il Presidente del Consiglio dell'Ordine stesso, ovvero un suo delegato. Il Comitato Tecnico Scientifico potrà fornire elementi di supporto per la progettazione di specifiche iniziative, da inserire nel piano triennale dell'offerta formativa, nonché per la redazione del progetto relativo ai Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento. Rapporti Ordine degli Avvocati e Istituto scolastico[Torna su] Ogni Ordine degli Avvocati che sottoscriverà una convenzione con un istituto scolastico si impegnerà a indicare, per lo svolgimento dei percorsi formativi, avvocati iscritti nell'albo ordinario e/o praticanti avvocati iscritti nell'apposito registro, nonché a sostenere i costi di eventuali rimborsi delle spese vive sostenute in favore degli avvocati e/o dei praticanti avvocati impegnati nella realizzazione di quanto oggetto della anzidetta convenzione. Le convenzioni dovranno stabilire che le iniziative formative siano impartite, di regola, a titolo gratuito ovvero, ove possibile, finanziate con fondi privati. Eventuali ulteriori costi, ivi compresi quelli per la copertura assicurativa dell'avvocato formatore, ove l'istituto scolastico sia sprovvisto di una polizza assicurativa comprendente la copertura di esperti esterni, potranno essere sostenute, ove possibile, dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati. Dall'attuazione del Protocollo d'intesa non dovranno, in ogni caso, derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. |
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