Data: 10/08/2020 16:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Bonus vacanze, attenzione ai rialzi di prezzo

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Vacanze tempo di pace e relax, soprattutto se a goderle gli utenti possono usufruire del bonus. Ma attenzione a non abbassare la guardia perché dietro offerte apparentemente vantaggiose possono celarsi, in alcuni casi, delle vere e proprie truffe. A lanciare l'allarme è l'Uniconsum. Stando alle numerose segnalazioni pervenute all'Unione Nazionale Consumatori Calabria, come denuncia l'Avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell'associazione, «ci sono truffe messe in atto da diverse strutture alberghiere e villaggi turistici che, pur accettando il bonus-vacanze, hanno aumentato a dismisura i costi dei soggiorni, vanificando l'incentivo ministeriale».

Bonus vacanze, ecco chi ne ha diritto

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Il bonus vacanze (vedi Bonus vacanze: la guida completa), previsto per quei nuclei familiari con un reddito ISEE corrente o ordinario non superiore a 40.000 euro, ha un importo che varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare.

I nuclei familiari composti da un solo soggetto hanno diritto a un bonus di 150 euro, quelli da due beneficiano di un'agevolazione massima di 300 euro e quelli formati da più di due persone possono aspirare a un bonus di 500 euro.

La richiesta per accedere al bonus vacanze può essere effettuata a partire dal primo luglio 2020. Essa può essere inoltrata da uno dei componenti familiari tramite l'applicazione mobile IO, a cui si accede tramite identità SPID e Carta di identità elettronica.

Uniconsum, l'esposto all'Antitrust

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Sempre secondo Uniconsum «Pur riconoscendo le difficoltà del settore turistico, riteniamo che sia inaccettabile approfittare così delle famiglie e dei turisti che utilizzano il bonus. La misura è stata pensata dal governo per permettere a coloro che sono in difficoltà di potersi godere qualche giorno di vacanza e di svago. Le strutture non sono obbligate ad accettare il bonus, ma non è corretto però che quelle che decidono di farlo adottino questo tipo di comportamento».

L'Uniconsum ha presentato un esposto all'Antitrust a seguito delle numerose segnalazioni di consumatori impossibilitati ad utilizzare il bonus vacanze per via dell'imposizione di vari ostacoli per la sua fruizione, posti da diverse strutture ricettive sparse sul territorio regionale. Le strutture che sono libere di non accettare il bonus, ma non possono agire operando vere speculazioni in danno dei consumatori.

Da qui la richiesta all'Antitrust di «accertare se queste pratiche commerciali configurano violazioni del Codice del Consumo, in quanto idonee a limitare la libertà di scelta dei consumatori attraverso l'imposizione di ostacoli al legittimo utilizzo di un beneficio direttamente previsto dalla legge ed invita a segnalare comportamenti scorretti da parte di strutture turistiche alberghiere».


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