Data: 12/08/2020 07:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Irpef e maxi riforma fiscale

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Era nell'aria da tempo: il Governo sta lavorando per portare avanti una maxi riforma fiscale. Ed � lo stesso ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ad affermarlo, dopo aver superato la scadenza del 20 luglio. �Stiamo lavorando a un modello che prevede una riduzione dell'Irpef, che ricordo il governo ha gi� avviato quest'anno, e l'assegno unico per i figli da finanziare in parte con una riforma delle detrazioni e dei sussidi ambientali dannosi e in parte col contrasto all'evasione e che potr� essere implementato gradualmente per garantire l'equilibrio della finanza pubblica. Io apprezzo il modello tedesco di progressivit� con aliquota continua ma su questo non abbiamo ancora deciso�.

Riforma fiscale sull'esempio tedesco?

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E, in tema di Irpef, non nasconde il ministro la propensione al modello tedesco, caratterizzato da una forma di progressivit� con aliquota continua. Tuttavia, a tal proposito, niente � deciso.

Nel nostro Paese, invece attuali cinque aliquote, ci sarebbe una sola aliquota "personalizzata". Il meccanismo potrebbe diventare iperprogressivo al crescere del reddito, con un tetto al 43%,l'attuale aliquota massima. Cos� si potrebbe evitare il problema principale del sistema attuale: ossia il salto di aliquota con straordinari o aumenti contrattuali o il caos delle detrazioni decrescenti in presenza di aliquote crescenti al salire del reddito.

Aliquote Irpef, le critiche di Uniconsum

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L'Unione Nazionale Consumatori interviene sull'argomento �L'Irpef � l'unica imposta progressiva rimasta. Considerato che per l'art. 53 della Costituzione il nostro sistema tributario dovrebbe essere informato a criteri di progressivit�, ridurre la curva di progressivit� dell'unica imposta che ancora rispetta questo principio di equit� sarebbe l'opposto di quello che serve al Paese�. Chiarisce il presidente Massimiliano Dona. Dunque �Pi� che ritoccare l'Irpef, le imposte che andrebbero ridotte sono quelle proporzionali come l'Iva, che hanno effetti regressivi e pesano su chi � gi� in difficolt�, specie l'aliquota del 22% sui beni necessari come i prodotti per la pulizia della casa e della persona. Se proprio si vuole toccare l'Irpef, � la prima aliquota del 23% o la seconda del 27% che andrebbero ridotte, abbassamento di cui comunque si avvantaggerebbero anche i ceti pi� abbienti, non certo quella intermedia del 38%, sia per un fatto di giustizia sociale sia perch� i redditi medio bassi hanno una propensione marginale al consumo maggiore rispetto ai ceti medio alti, e quindi, aumentando il loro reddito disponibile si avrebbe un maggior effetto sui consumi�.


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