Data: 14/08/2020 12:46:00 - Autore: Gabriella Lax

Coronavirus, Boccia: �Dobbiamo rimanere un Paese sicuro�

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Sono giorni interlocutori, in attesa di capire che andamento avr� nel nostro Paese la curva dei contagi. Dati che preoccupano il governo, considerato che l'aumento dei contagi avviene proprio in coincidenza il pienone delle ferie d'agosto. Da qui i provvedimenti e le nuove disposizioni sanitarie per chi rientra dall'estero e un'informativa sui rischi degli assembramenti nelle discoteche in vista di Ferragosto. Sono stati questi i due nodi sui quali si � discusso nel corso di una riunione straordinaria tra l'esecutivo e Regioni convocata dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia che ha chiarito: �Per il governo la sicurezza di tutti i cittadini � la priorit� assoluta; dobbiamo restare il paese pi� sicuro al mondo sul piano sanitario�.

Tamponi e quarantena per chi rientra

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Una sicurezza che il governo intende garantire in relazione ai rientri in Italia da alcuni paesi stranieri: Malta, Croazia, Spagna e Grecia. Boccia ha chiesto alle Regioni di garantire tamponi a chi rientra dall'estero, con i risultati entro 48 ore dal rientro del viaggio. Niente quarantene, insomma, per chi arriva in Italia da Grecia e Spagna. Una misura, quest'ultima, che � invece gi� in vigore per chi proviene dall'area extra Schengen e anche da Romania e Bulgaria come previsto dall'ordinanza del ministro Roberto Speranza del 24 luglio. Sempre che i casi, nei paesi in esame, non aumentino a dismisura.

Il numero chiuso

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Si aspetta Ferragosto per monitorare i numeri dell'epidemia, la condizione dei nuovi malati, la tenuta delle strutture. Per quanto riguarda i locali al chiuso e i locali pubblici potrebbe scattare l'obbligo del numero chiuso. Ed inoltre, come � accaduto a Roma qualche giorno fa: piazze chiuse e ingressi contingentati per evitare gli assembramenti.

Obbligo della mascherina

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Se l'andamento dei contagi di questi giorni dovesse essere confermato, si proceder� con nuove regole e divieti, in primis torner� l'obbligo della mascherina, uno dei presidi indispensabili per contrastare i contagi.

A tal proposito multe e chiusure di locali attualmente non si sono dimostrate sufficienti. A questo si aggiungano i tanti divieti imposti dai sindaci che, in alcuni luoghi hanno vietato raduni in spiaggia, eventi nelle piazze, sagre e manifestazioni. Oppure hanno previsto che la mascherina vada indossata anche all'aperto (come succede in Puglia e in Calabria).

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