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Data: 12/09/2020 04:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
Nota di credito: cos'è[Torna su]
Con la nota di credito si procede a rettificare l'importo indicato in fattura quando ciò si rende necessario. Ad esempio, ciò avviene se la fattura non è stata pagata, è stata pagata parzialmente o è errata e se è avvenuta la risoluzione del contratto. Nota di credito per annullamento fattura[Torna su]
Di norma, quindi, con la nota di credito si procede ad annullare una fattura, in tutto o in parte. Ciò avviene soprattutto in caso di errori nel documento già emesso, nell'importo, nella data di emissione o nell'inserimento dei dati del cliente. La nota di credito per errori in fattura è tuttavia possibile solo entro l'anno durante il quale quest'ultima è stata emessa, per evidenti ragioni di contabilità. Nota di credito: come si fa[Torna su]
La nota di credito si fa seguendo, più o meno, lo schema di una fattura. In alto occorre specificare di cosa si tratta, inserendo la denominazione "nota di accredito" e il numero e la data del documento cui si riferisce. Nel corpo bisogna indicare la ragione per la quale si procede all'accredito, ad esempio l'eventuale documento di reclamo o la bolla di reso, e la cifra da stornare. Infine, vanno sempre indicate le generalità di cedente (comprensive di partita Iva) e cessionario (comprensive di partita Iva o codice fiscale a seconda dei casi). Nota di credito fattura elettronica[Torna su]
In caso di fattura elettronica, non occorre emettere la nota di credito se la stessa non è ancora stata accettata dal sistema di interscambio. In tal caso, basta procedere all'annullamento del documento. Anche dopo l'accettazione della fattura, alcuni ritengono di norma superflua l'emissione della nota di credito nel caso in cui l'errore riguardi l'indicazione dell'Iban, uno dei campi facoltativi della fattura elettronica o l'indirizzo p.e.c. o il codice destinatario. In tali ipotesi è comunque fondamentale avvisare il destinatario della nota di credito dell'errore. |
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