Data: 23/09/2020 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

La riforma della pratica forense

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Ormai da diversi anni si sente parlare di riforma della pratica forense e di trasformazione dell'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato.

La legge numero 247/2012, infatti, � stata da tempo modificata e delinea attualmente un nuovo quadro per gli aspiranti legali, la cui entrata in vigore � stata per� rinviata di anno in anno.

Tra le novit� previste, vi � l'obbligo per i praticanti, sancito dall'articolo 43, di frequentare una scuola forense, pena l'impossibilit� di accedere all'esame di abilitazione.

Da quando decorre l'obbligo di frequenza della scuola

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Secondo le attuali previsioni, i corsi per accedere all'esame di avvocato diverranno obbligatori solo a partire dal 31 marzo 2022.

A prevederlo � la formulazione vigente dell'articolo 10 del decreto ministeriale n. 17/2018, ovverosia del "Regolamento recante la disciplina dei corsi di formazione per l'accesso alla professione di avvocato", cos� come modificato dal decreto del Ministero della giustizia 9 giugno 2020 n. 80.

Gi� prima, per effetto del decreto n. 133/2018, l'originaria entrata in vigore della riforma era stata posticipata dalla fine di settembre 2018 al 31 marzo 2020.

Corsi obbligatori in alcuni ordini

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Come segnalato a StudioCataldi.it, tuttavia, che alcuni ordini provinciali italiani richiederebbero, gi� dal 2019, la frequenza di un corso obbligatorio (in alcuni casi con esami periodici) al fine del rilascio del certificato di compiuta pratica, di fatto precludendo l'accesso all'esame di abilitazione a coloro che non vi hanno preso parte.

A giustificazione della previsione di tale obbligatoriet�, i predetti ordini si appellano a quanto previsto dall'articolo 3, comma 3, del decreto ministeriale 17 marzo 2016, n. 70, il quale, per�, fa riferimento all'articolo 43 della legge professionale forense, la cui applicazione nei fatti non � ancora entrata in vigore.

Dato che una simile scelta rende evidentemente per alcuni praticanti pi� complesso rispetto che per altri l'accesso all'esame di abilitazione e ci� solo in ragione della loro residenza, l'auspicio � che, specie alla luce dell'ulteriore differimento, tutti i COA si adeguino e da nessuna parte sia previsto l'obbligo di frequentare una scuola forense sino al 31 marzo 2022.

Giusto, invece, incoraggiarne e incentivarne la frequenza.


Si ringrazia Maurizio Santini Zorzi per la cortese segnalazione


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