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Data: 04/10/2020 06:00:00 - Autore: Floriana Baldino
Esecuzione ai danni di Agenzia Entrate e Riscossione: la vicenda[Torna su]
Arriva, dal Tribunale di Roma, un'interessantissima ordinanza, con la firma del giudice Dott.ssa Messina, che riconosce le eccezioni di parte sollevate contro Agenzia Entrate e Riscossione, e dà atto dell'inesistenza dello jus postulandi dell'AER, ordinando alla stessa di sanare la propria costituzione in giudizio. Nella vicenda, un contribuente avviava un'esecuzione mobiliare ai danni di Agenzia Entrate e Riscossione, per il recupero di un credito, dallo stesso vantato, nei confronti dell'AER, derivante da precedenti sentenze di condanna emesse in suo favore e contro l'Agenzia. Quest'ultima si costituiva in giudizio, in opposizione all'esecuzione mobiliare, a mezzo di un avvocato appartenente al libero foro. Dubbi sulla rappresentanza in giudizio di Agenzia Entrate e Riscossione[Torna su]
Da sempre delicata e discussa è la questione relativa al patrocinio dell'Agenzia delle Entrate – Riscossione in giudizio. Su questo spinoso argomento la Cassazione, sezione tributaria, si era già espressa concludendo che "l'Agenzia delle Entrate Riscossione, quale successore ope legis di Equitalia, ex art. 1 del d.l. n. 193 del 2016, conv. in l. n. 225 del 2016, ove si costituisca formalmente in giudizio in un nuovo processo come in uno già pendente alla data della propria istituzione, deve avvalersi del patrocinio dell'Avvocatura dello Stato a pena di nullità del mandato difensivo, salvo che alleghi le fonti del potere di rappresentanza ed assistenza dell'avvocato del libero foro prescelto". Tuttavia questa pronuncia era rimasta del tutto disattesa, e l'Agenzia entrate e Riscossione ha continuato a costituirsi in giudizio avvalendosi di avvocati del libero foro. La questione è giunta poi alle Sezioni unite della Corte di cassazione che ha confermato, nel 2019, questo principio di diritto. La sentenza del tribunale di Roma[Torna su]
Il Tribunale di Roma, il 23 settembre u.s. (vedi sentenza sotto allegata), richiamando i principi espressi nella sentenza delle Sezioni Unite n. 30008/2019, ha preso atto della carenza dello jus postulandi di Agenzia Entrate – Riscossione ed ordinato alla stessa di sanare la propria costituzione. Principio espresso nella sentenza della Cassazione a Sezioni Unite[Torna su]
La sentenza di Cassazione a SS. UU. n. 30008/2019 così recita: "impregiudicata la generale facoltà di avvalersi anche di propri dipendenti delegati davanti al tribunale ed al giudice di pace, per la rappresentanza e la difesa in giudizio l'Agenzia delle Entrate – Riscossione si avvale: – dell'Avvocatura dello Stato nei casi previsti come ad essa riservati dalla convenzione con questa intervenuta (fatte salve le ipotesi di conflitto e, ai sensi dell'art. 43, comma 4, r.d. 30 ottobre 1933, n. 1933, di apposita motivata delibera da adottare in casi speciali e da sottoporre all'organo di vigilanza), oppure ove vengano in rilievo questioni di massima o aventi notevoli riflessi economici, ovvero, in alternativa e senza bisogno di formalità, né della delibera prevista dal richiamato art. 43, comma 4, r.d. cit., – di avvocati del libero foro – nel rispetto degli articoli 4 e 17 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e dei criteri di cui agli atti di carattere generale adottati ai sensi del comma 5 del medesimo art. 1 d.l. 193 del 2016 – in tutti gli altri casi ed in quelli in cui, pure riservati convenzionalmente all'Avvocatura erariale, questa non sia disponibile ad assumere il patrocinio»; - «quando la scelta tra il patrocinio dell'Avvocatura erariale e quello di un avvocato del libero foro discende dalla riconduzione della fattispecie alle ipotesi previste dalla Convenzione tra l'Agenzia e l'Avvocatura o di indisponibilità di questa ad assumere il patrocinio, la costituzione dell'Agenzia a mezzo dell'una o dell'altro postula necessariamente ed implicitamente la sussistenza del relativo presupposto di legge, senza bisogno di allegazione e di prova al riguardo, nemmeno nel giudizio di legittimità». Di conseguenza, là dove non sia dimostrato in atti una indisponibilità dell'avvocatura di Stato ad assumere il patrocinio di Agenzia Entrate e Riscossione, la procura rilasciata all'avvocato del libero foro risulta essere nulla. |
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