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Data: 27/09/2020 13:30:00 - Autore: Gabriella Lax
Amministratori di condominio, l'elenco dei professionisti[Torna su]
Un elenco di professionisti riconducibile alle disposizioni della legge di riforma del Condominio n. 220/2012 al decreto formazione - DM 140/2014 – e più in generale alla legge professionale n° 4/2013. A proporlo è la Consulta Nazionale – Organismo di ampia rappresentanza a tutela della categoria degli Amministratori di Condomini contro contro la concorrenza sleale e per dare maggiori garanzie ai condòmini.
Amministratori di condominio, registro contro la concorrenza sleale[Torna su]
Quella del Registro nazionale degli amministratori di condominio, da parte della Consulta Nazionale delle Associazioni, è un'iniziativa che ABICONF, AIAC, ANAMMI, ANAPI, APAC, ARAI e MAPI propongono «per sostenere con forza e credibilità i professionisti del Condominio, messi in difficoltà dalla crisi economica, dalla concorrenza sleale di operatori non sufficientemente formati o assistiti o addirittura da soggetti non professionisti che amministrano il Condominio ove semplicemente possiedono un immobile». Molteplici sono le criticità riguardo i requisiti professionali dell'Amministratore e la disposizione che stabilisce che possa essere nominato tale anche chi non ha una specifica formazione professionale; il disposto di cui al secondo comma dell'articolo 71 bis delle disposizioni di attuazione è in aperto contrasto con la professionalizzazione dell'Amministratore di Condominio.
Registro amministratori condominiali, servono modifiche normative[Torna su]
Nonostante attestati e certificazioni di tutti i tipi, si ricorda che «la formazione professionale degli Amministratori è storicamente in capo alle Associazioni degli Amministratori di Condominio: nell'interesse della categoria e dei consumatori deve essere riconosciuta formalmente in capo alle Associazioni». Da qui l'idea della Consulta Nazionale di promuovere un progetto per l'istituzione di un Registro degli Amministratori di Condominio. Motivando l'iniziativa col fatto che «Nessuno come le Associazioni di categoria, con anni di esperienza alle spalle, può verificare l'effettiva competenza di un professionista – spiegano dalla Consulta - ecco perché abbiamo pensato ad un Elenco agile. Requisiti e regole del Registro saranno quelle della Legge 220 del 2012 e del DM 140 del 2014». Nello specifico «il progetto di Registro non vuole tagliare fuori le istituzioni ma anzi, al contrario, confida nella loro collaborazione soprattutto per tutte quelle modifiche normative volte alla valorizzazione dell'impegno, della competenza ed anche dell'etica della categoria. Vogliamo evitare il rischio di vedere proporre da realtà poco rappresentative o da soggetti in cerca di pubblicità, e con un forte ego, il solito albo, registro, sindacato o organismo unitario, semmai corredato da ingiustificati balzelli e senza alcuna effettiva utilità per la categoria».
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