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Data: 29/09/2020 23:00:00 - Autore: Lucia Izzo
Riforma del Codice della Strada al vaglio della Camera[Torna su] Dopo la "mini riforma" contenuta nel D.L. Semplificazioni, il Codice della Strada si prepara a cambiare ancora. Alla Camera, infatti, si discute sul testo unificato (sotto allegato) di una serie di proposte di legge aventi ad oggetto modifiche al d.lgs. n. 285/1992. Si tratta di un provvedimento che consta di 10 articoli che contengono circa 80 interventi di modifica incidenti su 60 articoli del Codice della Strada. Il testo sembrava pronto per la discussione ma, dopo un brevissimo passaggio in Aula, è dovuto ritornare in Commissione Trasporti "anche per tenere conto delle modifiche normative che sono intercorse tra quando il provvedimento è approdato in Aula e oggi", come evidenziato dal relatore Diego De Lorenzis (M5S). Il riferimento è al "blitz" contenuto nel D.L. Semplificazioni che ha provocato anche la reazione del Capo dello Stato. Nel firmare la conversione in legge, Sergio Mattarella ha rilevato come le modifiche che il Parlamento ha deciso di recare a ben 15 articoli del Codice della Strada non fossero riconducibili alle finalità originarie del provvedimento, trattandosi di norme sostanzialmente eterogenee rispetto allo spirito del provvedimento d'urgenza. Da qui la decisione di "richiamare all'ordine" Parlamento e Governo affinché si vigili maggiormente in futuro sul rispetto del requisito dell'omogeneità di contenuto che deve caratterizzare i decreti legge al cui rispetto ha in più occasioni richiamato anche la Corte Costituzionale. Le novità della riforma del codice della strada[Torna su] Intanto, la proposta di legge di cui si sta occupando la Camera si sofferma su numerosi aspetti interessanti, tra i più disparati, e su alcuni dei questi è ancora in atto un dibattito che coinvolge non solo le parti politiche, ma anche associazioni, esperti e addetti ai lavori. Nella lista delle modifiche rientrano, ad esempio, la legalizzazione del semaforo giallo per tre secondi, una serie di inasprimenti e ritocchi al sistema di multe e sanzioni, nuovi obblighi a carico degli utenti della strada (ad es. quello del casco in bici per gli under 12), novità per la revisione di veicoli pesanti, macchine agricole, veicoli d'epoca o di interesse storico-collezionistico, divieto di determinate pubblicità su strade e mezzi (ad esempio riportanti messaggi sessisti, violenti o offensivi). In generale, questa riforma complessiva del Codice della Strada punta a garantire una maggiore tutela, tramite misure ad hoc, nei confronti di quella che viene definita "utenza vulnerabile" e che ricomprende pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e di motocicli, nonché persone con disabilità. Le strisce pedonali potranno essere rialzate all'altezza del marciapiede e potrebbero vedersi in città marciapiedi colorati, facilmente individuabili e identificati come «percorsi pedonali». Semaforo giallo per tre secondi[Torna su] Uno dei punti maggiormente discussi riguarda proprio la durata del giallo al semaforo che, in passato, ha generato un notevole contenzioso tra conducenti e Comuni. Oltre alla breve durata della luce gialla, sotto accusa sono finite le regole diversificate da Comune a Comune o da strada a strada. Il provvedimento, volto a uniformare la disciplina, stabilisce a chiare lettere, invece, che il periodo di accensione della luce semaforica gialla debba avere una durata minima non inferiore a tre secondi. Ciononostante, da più fronti, si evidenzia come 3 secondi siano un tempo ancora troppo breve per garantire al conducente di valutare la possibilità di passaggio, prima che scatti il rosso, garantodgli adeguati tempi di reazione e spazio di frenata. "La durata del giallo non deve essere regolamentata dal codice della strada. Non ci può essere una soluzione unica, è matematico. Il giallo deve durare il tempo necessario affinché io liberi l'incrocio", ha spiegato Enrico Pagliari, ingegnere e dirigente dell'area tecnica Aci. Poco d'accordo con la proposta anche Giordano Biserni, Presidente di Asaps (Associazione amici della polizia stradale): "Certamente bruciare il rosso è un'infrazione pericolosa, va perseguita. Ma il rischio di frenata improvvisa e quindi di tamponamenti con 3 secondi c'è, eccome. Questo dev'essere valutato. Per noi 4 secondi sarebbero l'ideale". Cellulare alla guida: maximulte e patente sospesa[Torna su] Giro di vite nei confronti di chi utilizza il cellulare alla guida. Nella lista dei dispositivi che non potranno utilizzarsi durante la marcia, oltre ad apparecchi radiotelefonici e cuffie sonore, è ricompreso anche l'uso di smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante. Chi viola tale disposizione rischia una sanzione amministrativa da 422 a 1697 euro (anziché da 165 a 661 euro) oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da sette giorni a due mesi e alla decurtazione di cinque punti dalla licenza di guida. Ancora più dura la reazione nei confronti dei recidivi: compiere un'ulteriore violazione nel corso di un biennio potrebbe costare una multa da 644 a 2.588 euro e la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. Tra le altre sanzioni che il provvedimento inasprisce emergono quelle nei confronti di chi utilizza indebitamente i parcheggi destinati ai disabili: i trasgressori rischiano una sanzione da 168 a 673 euro, oltre alla decurtazione di 4 punti dalla patente. Occhio, inoltre, alla sosta davanti alle colonnine destinate alla ricarica delle auto elettriche: se non si sta usufruendo del servizio, oltre al verbale, si rischiano meno due punti sulla patente. Caschetto in bici agli under 12[Torna su] I minori di età inferiore a 12 anni, prevede la riforma, avranno l'obbligo di indossare durante la marcia e tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme alle norme tecniche armonizzate UNI EN 1078 o UNI EN 1080. L'obbligo del casco in bicicletta per gli under 12 dovrebbe entrare in vigore quattro mesi dopo l'approvazione della legge. Per quanto riguarda i motociclisti, questi non avranno solo l'obbligo di indossare il caso, ma saranno anche responsabili qualora il passeggero non lo indossi. Gli automobilisti, invece, saranno responsabili del mancato uso di cinture di sicurezza da parte dei passeggeri maggiorenni. Fanno eccezione i taxi e gli NCC che avranno il solo l'obbligo di sollecitare il rispetto della norma attraverso cartelli o altre modalità di avviso. Permesso rosa per i parcheggi[Torna su] Ai Comuni viene consentito riservare limitati spazi di sosta ai veicoli delle donne in stato di gravidanza o con un bambino di età non superiore a due anni, munite di un nuovo contrassegno speciale che viene denominato "permesso rosa". Maggiore sicurezza sarà, invece, garantita in prossimità degli attraversamenti pedonali che potranno essere dotati di elementi di segnalazione luminosa o sensori per attivare segnali luminosi di pericolo al passaggio di pedoni (in caso di attraversamenti pedonali non semaforizzati) e anche rialzi della carreggiata. Nuovo "droga test" salivare[Torna su] Con un ritocco all'art. 187, comma 2-bis, del Codice della Strada, allo scopo di verificare se i conducenti fanno uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, questi potranno essere sottoposti ad accertamenti effettuati tramite prelievo salivare, anziché l'attuale prelievo di campioni di mucosa del cavo orale, ma sempre nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l'integrità fisica). |
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