Data: 07/10/2020 06:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

La proposta di riforma dell'U.N.C.C.

[Torna su]

Dall'Unione Nazionale delle Camere Civili arriva la proposta di un Piano straordinario di riforme per la giustizia civile, presentato al Ministro Bonafede, al fine di rendere il sistema giustizia più efficiente, ma soprattutto più rispondente alle esigenze di privati e aziende.

La pandemia ha messo in luce tutti i difetti del nostro sistema giudiziario. Da qui, la necessità di procedere a una riforma organica del sistema, come richiesto anche dall'Europa, che ha condizionato il riconoscimento del Recovery Fund alla predisposizione di un piano di riforme in grado di rendere più efficiente il Paese.

Dalla sintesi delle proposte, pubblicata sul sito dell'Unione Nazionale Camere civili (sotto allegata) emergono tre principali aree di intervento: aspetti organizzativi e ordinamentali, processo e compensi.

Sezioni stralcio per gli uffici in difficoltà

[Torna su]

Nella sintesi delle proposte si parla di assegnare assistenti di studio ai magistrati civili riconoscendo un incentivo a chi riuscirà a farli funzionare e consentire agli avvocati di avere un ruolo attivo all'interno dei Consigli Giudiziari.

Ai fini del giudizio di professionalità dei magistrati si vuole dare rilevanza ai seguenti parametri:

  • percentuale della cause transatte su proposta del magistrato e tempistiche;
  • numero di cause assegnate e relativi tempi di definizione;
  • rispetto del calendario processuale;
  • percentuale di sentenza confermate nei gradi successivi di giudizio;
  • capacità organizzative del lavoro proprio e altrui.

Una delle proposte più interessanti riguarda però la creazione di Sezioni stralcio presso gli Uffici con maggiore carico di lavoro, presiedute da un magistrato in pensione o cassazionista e con la presenza di due avvocati.

Si vogliono inoltre ampliare il numero di avvocati e professori presso la Corte Suprema, non aumentare invece la competenza dei Giudici di Pace, già in forte arretrato e recuperare i magistrati fuori ruolo.

Più A.D.R. e processi più rapidi e snelli

[Torna su]

Per quanto riguarda invece il processo queste le proposte dell'UNCC:

  • processo telematico anche per i GdP e la Cassazione;
  • più procedimento sommario;
  • possibilità per il giudice di trattenere in decisione la questione matura in sede di riserva sulle prove;
  • rendere obbligatoria la decisione immediata delle cause mature e il rispetto degli articoli 81 e 81 bis disp. att c.c. che indicano un termine massimo tra un'udienza e l'altra e il calendario del processo;
  • concentrazione del contenzioso seriale per i diritti individuali omogenei attraverso, ad esempio, i meccanismi della sentenza pilota e della decisione in forma semplificata;
  • possibilità di introdurre nel nostro ordinamento i danni punitivi;
  • devoluzione a professionisti esterni della volontaria giurisdizione (fatta eccezione per le cause relative ai minori) e delle esecuzioni;
  • rendere obbligatorio per cause determinate l'arbitrato, con possibilità per gli arbitri di emettere provvedimenti cautelari e/o di urgenza;
  • rendere fungibili la mediazione e la negoziazione assistita eliminandone l'obbligatorietà;
  • permettere agli avvocati di accedere ai registri dell'anagrafe del Ministero dell'Interno per semplificare le notificazioni.

Rimodulazione dei compensi

[Torna su]

Altro importante settore di intervento è quello relativo ai compensi. L'U.N.C.C in sostanza vuole premiare le definizioni rapide dei giudizi attraverso il procedimento sommario e il cumulo soggettivo; rimodulare i compensi tabellari valorizzando i momenti iniziali del procedimento, che sono i più complessi, come la fase di studio e quella introduttiva, garantire la remunerazione del gratuito patrocinio, ma soprattutto graduare la misura dei compensi in base alle capacità economiche dei "committenti seriali."


Tutte le notizie