Superbonus 110%, c'è la proroga
Nuova proroga e ulteriori sviluppi legati al bonus 100%. A discuterne è stato Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, nel corso del suo intervento all'assemblea pubblica di Confindustria a Roma. «Il superbonus è uno strumento che sono felice di aver contribuito a creare – ha chiarito - e che proporrò di prolungare oltre la sua attuale data di scadenza, confermando la cedibilità dei crediti». Possibile dunque una proroga oltre alla scadenza attuale, prevista il 31 dicembre del 2020, per il superbonus 110% del dl Rilancio con un Testo Unico ad hoc per una misura che il Governo intende rendere duratura.
Le idee per il superbonus 110%
Il prolungamento della misura si basa su tre scopi, come spiega Italia Oggi: da un alto c'è il rilancio produttivo di un settore e di una filiera centrale del nostro Paese, che «nel corso degli anni ha pagato tutte le crisi economiche a caro prezzo e che coinvolge a cascata molti altri settori industriali collegati all'edilizia in modo indissolubile». A ciò si aggiungano le «riqualificazioni energetiche e antisismiche del nostro patrimonio residenziale privato, dando al contempo garanzia ai cittadini di poter accedere a quegli interventi senza esborso di denaro». Si tratterebbe di u«na misura sociale che garantisce a tutti, a prescindere dalle fasce di reddito, di poter vivere in case efficienti e sicure». Infine, per il ministro, il terzo elemento «è il risparmio energetico dove il settore dell'edilizia partecipa in modo massiccio al raggiungimento di questi obiettivi di target di riduzione delle emissioni di CO2».
Gli incentivi 4.0
Nel suo intervento, inoltre, il ministro ha confermato l'orizzonte temporale lungo anche per gli incentivi 4.0 spiegando «La nostra strategia per le imprese inizia dalla stabilizzazione pluriennale e dal potenziamento di misure che consideriamo strategiche, a partire dagli incentivi 4.0 incrementandone l'intensità, soprattutto sulle tecnologie di frontiera e favorendo sempre più l'estensione della platea dei beneficiari».