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Data: 18/10/2020 06:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate![]() Approvato Nadef 2020[Torna su]
Dopo l'approvazione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2020 da parte del Consiglio dei Ministri dietro proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e del Ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri, la Nadef è stata licenziata anche da Camera e Senato grazie all'ampia maggioranza del governo giallo rosso nonostante l'astensione delle opposizioni sullo scostamento di bilancio, necessario a finanziare la manovra di finanza pubblica della prossima manovra. La Nadef, si ricorda, è il documento descrive il quadro macroeconomico nazionale di tipo tendenziale e programmatico e gli indicatori di finanza pubblica, fornendo le previsioni a legislazione vigente, il quadro programmatico, il rapporto debito/Pil e infine gli interventi previsti. I 5 pilastri del documento[Torna su]
Come chiarito anche nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Governo, all'indomani dell'approvazione, gli interventi per tutta la durata del Covid sono finalizzati a realizzare i seguenti 5 obiettivi:
Programmazione della finanza pubblica[Torna su]
Per il 2021 la Nadef, per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, si pone un obiettivo di indebitamento netto del -7 % del PIL, del -4,7 nel 2022 e del -3% nel 2023. Per quanto riguarda il rapporto debito/Pil è prevista una decrescita che dovrebbe portare ai seguenti valori: 155,6 % nel 2021, 153,4% nel 2022 e 151,5 nel 2023. In riferimento agli anni successivi l'obiettivo è di riportare entro 10 anni il debito della pubblica Amministrazione ai valori pre-pandemia attraverso un percorso graduale di riduzione del rapporto suddetto, grazie a un'operazione di rilancio degli investimenti pubblici e privati grazie anche ai Next generation UE. Le misure espansive dovrebbero garantire nel 2021 una crescita programmatica del PIL del 6 %, del 3,8% nel 2022 e del 2,5 nel 2023. Le istanze della maggioranzaLa maggioranza però chiede al Ministro Gualtieri di destinare fondi alla sanità, al Meridione d'Italia e alla cassa integrazione perché la crisi economica conseguente alla Pandemia ha creato disequilibri ancora più forti sotto diversi punti di vista: territoriale, generazionale, per settori economici e per reddito. Occorre però anche riavviare i cantieri e completare le opere infrastrutturali iniziate, senza dimenticare il sistema sanitario nazionale che, alla luce di quanto accaduto, deve essere rinforzato. Importante anche ridurre il carico fiscale e rendere più trasparente il sistema tributario per migliorare i rapporti tra Fisco e contribuenti. Indispensabili infine misure di sostegno per il turismo, lo spettacolo, l'intrattenimento, la cultura ma anche per le politiche sociali e la famiglia. |
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