Data: 03/11/2020 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

I doveri generali del medico

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Tutti i medici, innanzitutto, sono tenuti a tutelare la vita e la salute psico-fisica dei propri pazienti e a trattarne il dolore e alleviarne la sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona e senza alcuna discriminazione.

A tal fine, le competenze che derivano dal percorso di studi universitario non bastano, ma vanno integrate e ampliate tenendo conto dello sviluppo delle conoscenze in medicina, delle abilità tecniche e non tecniche connesse alla pratica professionale, delle innovazioni organizzative e gestionali in sanità, dell'insegnamento e della ricerca.

L'attività dei medici, poi, deve essere ispirata ai principi di libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità.

Efficacia e appropriatezza dell'attività del medico

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L'esercizio delle competenze tecnico-professionali del medico deve fondarsi sui principi di efficacia e appropriatezza e tutte le attività compiute vanno costantemente verificate e, se necessario, riviste alla luce delle conoscenze scientifiche disponibili.

Urgenza e calamità

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In caso di urgenza, poi, il medico è tenuto sempre a prestare soccorso e ad attivarsi per prestare un'assistenza idonea, a prescindere da quale sia la sua abituale attività.

Nelle situazioni di calamità, inoltre, deve porsi a disposizione dell'autorità competente.

Dovere di valutare le proprie condizioni psico-fisiche

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Ai medici è imposto anche di valutare in maniera autonoma e responsabilmente le proprie condizioni psico-fisiche in rapporto alla propria attività professionale.

Medico e status professionale

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Tra i doveri deontologici di carattere generale del medico, va infine segnalato il divieto di abusare del proprio status professionale.

Nel sancirlo, il codice di deontologia medica specifica in maniera particolare che il medico che riveste cariche pubbliche non può avvalersene per conseguire un vantaggio personale.


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