Data: 01/12/2020 12:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

Alibi, significato

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Il termine alibi è utilizzato in diritto per indicare una prova che riesce a dimostrare che l'imputato non era presente nel luogo in cui si è verificato il reato il giorno in cui lo stesso è stato commesso.

Si tratta, in sostanza, di una prova logica in grado di scagionare il soggetto accusato di aver commesso un illecito.

In gergo, per estensione, il termine è utilizzato come sinonimo di giustificazione.

Etimologia

L'etimologia del termine alibi conferma il significato attribuito a tale parola. Essa deriva, infatti, dal latino alibi, che significa altrove.

Esempio di alibi

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Volendo fare un esempio di alibi, si pensi a un soggetto indagato o imputato per omicidio. Se riesce a dimostrare che il giorno dell'assassinio, all'ora in cui lo stesso è stato commesso, si trovava in un altro luogo, egli avrà un alibi che riuscirà a salvarlo da una condanna ingiusta.

Il vaglio di attendibilità dell'alibi

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Naturalmente, se l'alibi si fonda su un elemento indiziante, questo, al pari di ogni altro elemento di prova, deve superare il vaglio di attendibilità del giudice prima di poter determinare l'assoluzione dell'imputato.

La prova nel processo penale

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Vale la pena ricordare che il nostro sistema penale si fonda sul principio della presunzione di innocenza, sancito dall'articolo 27 della Costituzione, il quale afferma che "L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva".

L'onere di dimostrare la colpevolezza grava sulla pubblica accusa, ma l'imputato ha comunque a disposizione mezzi di prova per dimostrare la propria innocenza.

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