Data: 14/12/2020 12:20:00 - Autore: MARIA ELISA VENTRIGLIA

Relazione more uxorio e diritto al mantenimento

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La Suprema Corte di Cassazione, nella recentissima sentenza n. 28778/2020, � tornata ad occuparsi della possibilit� di revocare l'assegno di mantenimento, riconosciuto al coniuge pi� debole, in presenza di una nuova relazione "more uxorio", stabile e duratura.
I Giudici di piazza Cavour, ripercorrendo la strada tracciata dagli ormai consolidati orientamenti giurisprudenziali, sanciscono che: "il diritto all'assegno di mantenimento e/o divorzio pu� essere revocato nel caso in cui il coniuge pi� debole abbia una relazione sentimentale con periodi pi� o meno lunghi di convivenza, tanto da considerare come stabile la nuova unione."
La vicenda su cui sono intervenuti gli Ermellini si � verificata a Reggio Calabria, dove una donna, successivamente alla sentenza di divorzio, aveva iniziato una relazione stabile e duratura con un uomo, fondata sulla quotidiana frequentazione con periodi pi� o meno lunghi di piena ed effettiva convivenza, integrando in concreto la fattispecie della cd. famiglia di fatto.

La stabile convivenza

Fino a qualche anno fa, elemento indiscutibile che comportava la perdita dell'assegnamento di mantenimento era l'avvio di una relazione sotto lo stesso tetto con un'altra persona.
Sul punto, infatti, pi� volte, la Cassazione aveva individuato, come requisito fondamentale per la revoca dell'assegno di mantenimento, �la stabile convivenza� tra i due nuovi fidanzati o compagni.

Presupposti dell'assegno di divorzio

L'assegno divorzile previsto dall�art. 5 co. 6 della legge sul divorzio rappresenta lo strumento per permettere al coniuge economicamente meno forte di conservare un tenore di vita uguale a quello sostenuto in costanza di matrimonio. Presupposto indispensabile per il suo riconoscimento � la sussistenza di situazioni di difficolt� economica del coniuge avente diritto e l�inadeguatezza dei suoi redditi a far fronte ad esigenze di vita quotidiane. La necessit� di assicurare al partner un�esistenza dignitosa, attraverso il versamento dell�assegno mensile, deve essere valutata concretamente anche in relazione al fatto che il richiedente l�assegno di mantenimento abbia deciso di iniziare una convivenza stabile con un nuovo partner.

Convivenza more uxorio ed esclusione assegno: la giurisprudenza

La giurisprudenza maggioritaria sul punto � sempre stata concorde nell�escludere al partner che inizia una nuova relazione, basata sulla convivenza �more uxorio�, il diritto di pretendere di essere mantenuto dall�ex-coniuge. Le motivazioni sottese a tale orientamento sono da rintracciarsi nel fatto che iniziare un rapporto sentimentale che conduce all�automatico formarsi di nuova "famiglia di fatto" connotata da stabilit� e continuit�, sterilizza la necessit� di mantenere un tenore economico uguale a quello goduto nella precedente relazione matrimoniale.
Su tale orientamento restrittivo, si � basata la recentissima pronuncia della Corte di Cassazione (sentenza n. 28778/2020), che ha sottolineato, addirittura, che l'ex coniuge pu� perdere il diritto a percepire l'assegno di mantenimento, anche senza bisogno di convivenza. Sarebbe sufficiente, infatti, secondo la Suprema Corte, anche un semplice relazione sentimentale, non suggellata da una vera e propria convivenza.
Nella sentenza della Cassazione si legge che quello della ex moglie col nuovo compagno � un rapporto pluriennale e consolidato, "pure caratterizzato da ufficialit�, nonch� fondato sulla quotidiana frequentazione con periodi pi� o meno lunghi di piena ed effettiva convivenza".
Pertanto, ci� che rileva, alla luce delle ultime pronunce in merito, � la definitiva scelta effettuata da parte di un coniuge, di chiudere definitivamente il capitolo della propria vita matrimoniale e del rapporto di coniugio, affidando la propria vita affettiva alla sorte di un'altra e ben diversa relazione sentimentale, non rilevando se la nuova coppia risiede o meno nella stessa abitazione.


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