Data: 26/12/2020 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

L'economia circolare per la ripresa dopo la pandemia

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Sono nove le prioritą per trasformare l'economia circolare in una spinta strategica per la ripresa dopo la pandemia. A tracciare il programma č il documento dal titolo "Le prioritą Icesp per la ripresa post Covid-19", piano predisposto dalla piattaforma italiana Icesp (promossa da Enea e da altri importanti attori nazionali per promuovere "the Italian way for a circular economy"), che vede come primi destinatari i Ministeri dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dello Sviluppo Economico, e che č stato presentato in occasione della terza Conferenza annuale coordinata da Enea.

Enea, i nove ambiti del piano

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I nove ambiti prioritari identificati dal Piano sono: governance; formazione e cultura; infrastrutture; strumenti economici; strumenti normativi; strumenti di misurazione; eco-progettazione e consumo circolare; mercato dei sottoprodotti e riciclati; pianificazione integrata e gestione urbana-territoriale. A dare il loro contributo oltre 550 esperti, in rappresentanza di 200 organizzazioni. Il numero dei partecipanti č raddoppiato rispetto allo scorso anno: nella piattaforma ci sono esponenti di istituzioni - i ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente - imprese, associazioni di categoria, della societą civile e del mondo della ricerca - tra cui Confindustria, Unioncamere, grandi gruppi quali Eni, Enel e Novamont e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Alla conferenza ha partecipato anche la rappresentante della Commissione Europea che ha auspicato una continuitą del ruolo di ICESP nel panorama europeo quale riferimento per la promozione di Piattaforme analoghe nei vari Paesi europei.

I modelli circolari nei processi decisionali partecipativi

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Come chiarito sul sito dell'Enea da Roberto Morabito, direttore del dipartimento ENEA di Sostenibilitą dei Sistemi Produttivi e Territoriali e presidente ICESP: tra i fattori strategici di una ripresa quello di orientare i sistemi di produzione e consumo verso nuovi modelli circolari che coinvolgano attivamente anche i consumatori, potenziando il diritto di accesso a informazioni e servizi trasparenti anche attraverso la digitalizzazione e l'IoT. In particolare, afferma «Sarą fondamentale avviare un vero e proprio cambiamento culturale, intervenendo in modo trasversale a livello di educazione primaria, secondaria, accademica e aziendale allo scopo di creare nuove figure professionali, sia nel pubblico che nel privato». Decisiva anche la trasformazione di cittą e territori in modelli circolari grazie alla partecipazione attiva di tutti gli stakeholder che possano favorire processi decisionali partecipativi, iniziative di citizen science e la costituzione di una cabina di regia nelle amministrazioni locali con azioni su obiettivi ambientali, sociali ed economici.


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