Data: 01/01/2021 10:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

CIG d'emergenza e CIG autonomi

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La manovra 2021, innanzitutto, proroga la cassa integrazione guadagni di emergenza per il Covid-19 di dodici settimane da sfruttare tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021 per la CIGO e tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021 per la CIGD. Il tutto senza oneri.

Ai datori di lavoro privati che non accedono alla misura, la legge di bilancio riconosce l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali fino a otto settimane, da godere entro il 31 marzo 2021. Il beneficio non riguarda, tuttavia, le imprese del settore agricolo.

Anche ai lavoratori autonomi è riconosciuta una sorta di cassa integrazione guadagni, già rinominata CIG autonomi ma tecnicamente denominata ISCRO – Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa.

La misura riguarda gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps e consiste in un sostegno economico compreso tra 250 e 800 euro mensili, per sei mesi. Prevista in via sperimentale per il triennio 2021-2023, vi possono accedere coloro che:

l'anno prima di quello della domanda hanno prodotto un reddito inferiore al 50% della media dei redditi conseguiti nei tre anni precedenti;

  • hanno dichiarato un reddito pari a massimo 8.145 euro;
  • sono in regola con i contributi;
  • hanno la partita IVA da almeno 4 anni.

Esonero dai minimali contributivi per le partite IVA

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Le partite IVA e i professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 33% di fatturato rispetto al 2019 e il cui fatturato complessivo è inferiore a 50 milioni di euro hanno poi diritto, per tutto il 2021, all'esonero dei minimali contributivi, finanziato con uno specifico fondo da un miliardo di euro.

Blocco dei licenziamenti

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Il blocco dei licenziamenti, già disposto nel 2020 per far fronte alla crisi da coronavirus, viene prorogato fino al 31 marzo 2021.

Lo stop, tuttavia, non interessa le ipotesi di:

  • cessazione d'attività dell'impresa;
  • fallimento;
  • esodi incentivati.

Pensioni

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Sul versante previdenziale, la manovra:

  • proroga di un anno l'Ape sociale e l'Opzione donna;
  • proroga di tre anni l'isopensione;
  • introduce la nona salvaguardia per gli esodati;
  • riscrive il contratto di espansione, permettendo l'accesso allo scivolo per i lavoratori che matureranno il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata entro cinque anni anche nell'ambito di imprese con oltre 250 addetti.

Sgravi e incentivi

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La legge di bilancio 2021 introduce anche diversi sgravi e incentivi che interessano il mondo del lavoro.

Innanzitutto, in caso di nuove assunzioni a tempo indeterminato (o trasformazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato) che riguardano giovani fino a 35 anni di età è previsto uno sgravio al 100% per tre anni, che diventano quattro se la sede di lavoro è collocata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Le aziende del meridione hanno diritto anche all'esonero del 30% dei contributi previdenziali e assistenziali per i dipendenti sino al 2029 (automaticamente fino a giugno 2021 e previo assenso dell'UE per il proseguo).

Chi assume donne nel biennio 2021-2022 può accedere all'esonero contributivo del 100% nel limite massimo di 6mila euro annui, purché l'assunzione determini un incremento occupazionale netto.

Inoltre, per favorire il rientro in Italia di lavoratori altamente qualificati, coloro che sono già iscritti all'AIRE e che sono tornati nella penisola prima del 2020 possono accedere a specifici incentivi fiscali.

Infine, si segnala la conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi compresi tra 28mila e 40mila euro.

Parità di genere

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Alla parità di genere è dedicato uno specifico fondo, istituito presso il Ministero del lavoro e volto a finanziare interventi di sostegno e riconoscimento del valore della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro.

Lavoratori genitori

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Per favorire la genitorialità, la manovra 2021 stanzia 50 milioni di euro per sostenere il rientro delle madri lavoratrici a lavoro dopo il parto ed estende a 10 giorni il congedo di paternità previsto per i neo-papà.

Manovra e lavoro: le altre misure

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Le altre misure della legge di bilancio 2021 che interessano il mondo del lavoro sono:

  • la possibilità di derogare alla normativa in materia di causali per la stipula di contratti a tempo determinato sino al 31 marzo 2021;
  • l'istituzione del Fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa, che assicuri in queste zone la prosecuzione degli interventi di cassa integrazione guadagni straordinaria e di mobilità in deroga;
  • l'estensione dell'assegno di ricollocazione ai lavoratori in cassa integrazione guadagni e a coloro che percepiscono la Naspi e la Discoll da oltre quattro mesi;
  • la proroga sino al 28 febbraio 2021 delle tutele per i lavoratori fragili;
  • la possibilità per la PA di assumere i lavoratori socialmente utili utilizzati, inquadrandoli nei profili professionali delle aree o categorie per le quali non è richiesto il titolo di studio superiore a quello della scuola dell'obbligo, purché siano dotati della professionalità richiesta e dei requisiti di accesso al lavoro pubblico;
  • incremento da 50 a 55 milioni di euro per il solo 2021 delle risorse destinate ai percorsi formativi di apprendistato e di alternanza scuola-lavoro.

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