Data: 31/12/2020 11:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

Dentisti responsabili senza informazione

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Il presupposto è che "l'informazione trasferisce al paziente il rischio, non la responsabilità. Tuttavia una inesatta rappresentazione del rischio riporta alla responsabilità del medico".

Così, la Commissione Albo Odontoiatri (CAO) Nazionale ha aggiornato sia la "Guida per l'Odontoiatra all'erogazione di una corretta informazione al paziente da sottoporre a trattamento implanto-protesico" che la "Scheda di informazione e di espressione del consenso al trattamento implanto-protesico", entrambe qui sotto allegate.

Su cosa informare il paziente

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La guida analizza in maniera puntuale tutte le informazioni che il medico odontoiatra deve dare al paziente, soffermandosi in particolare sui seguenti aspetti:

  • indicazioni, controindicazioni sistemiche e locali e fattori di rischio;
  • percorso diagnostico clinico e radiografico;
  • alternative terapeutiche;
  • piano di trattamento prescelto;
  • dispositivi medici e materiali collegati al trattamento implanto-protesico;
  • modalità di effettuazione del trattamento chirurgico;
  • terapia farmacologica;
  • norme comportamentali durante il periodo post-operatorio;
  • modalità di effettuazione del trattamento protesico;
  • limitazioni transitorie funzionali ed estetiche nel periodo del trattamento;
  • risultati funzionali ed estetici;
  • protocollo di controllo e terapia di supporto;
  • complicanze e fallimenti inevitabili;
  • costo del trattamento.

Informazione efficace del paziente

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La guida predisposta dalla CAO ribadisce anche quali sono i quattro requisiti fondamentali che, secondo il comitato nazionale per la bioetica, caratterizzano un'informazione efficace del paziente.

Si tratta, in particolare:

  • della qualità della comunicazione e dell'informazione;
  • della comprensione dell'informazione;
  • della libertà decisionale del paziente;
  • della capacità decisionale del paziente.

In ragione di ciò, tra le altre cose, l'informazione deve essere "divulgativa nell'espressione e calibrata alle effettive necessità del singolo paziente, realizzata mediante un linguaggio adeguato alle sue capacità".

Nel somministrarla, il medico odontoiatra deve "verificare la consapevolezza da parte del paziente dei significati dell'atto sanitario che sarà eseguito e la restituzione del consenso, dal paziente al medico, prima di intraprendere l'atto".


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