Data: 01/01/2021 13:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Mille facilitatori digitali

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Mille gli operatori volontari impegnati nel ruolo di "facilitatori digitali". Questo l'obiettivo del protocollo d'intesa per il "Servizio civile digitale" firmato dalla ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano e il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora. Una iniziativa che punta �ad accrescere le capacit� e le competenze digitali dei cittadini e favorire l'uso dei servizi pubblici digitali per promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, per diffondere un approccio consapevole alla realt� digitale e per agevolare la collaborazione tra Pubblica amministrazione, enti e cittadini�. Dopo un periodo di formazione, i volontari saranno impegnati sul territorio, nei quartieri, nelle comunit� locali e negli spazi pubblici per accogliere e guidare chi ha necessit� di aiuto nell'utilizzo delle tecnologie. Un servizio civile fatto da persone che gi� hanno competenze digitali, per trasferirle a cittadini di tutte le et�. Si pensi all'introduzione dell'identit� digitale, alla necessit� e alla comodit� di usare i servizi online della pubblica amministrazione hanno reso non pi� rinviabile un piano per l'alfabetizzazione digitale.

Il programma Repubblica digitale

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Il Protocollo rientra nelle finalit� del programma 'Repubblica digitale', si legge in una nota del ministero, promosso per contrastare il divario digitale, anche di natura culturale, e risponde pienamente all'obiettivo principale del Servizio civile sostenuto dal Ministro Spadafora di investire sui giovani, sulla loro formazione e sul loro ruolo di cittadini attivi. L'avviso pubblico per la presentazione di programmi di intervento e progetti per il Servizio civile digitale sar� rivolto agli enti accreditati presso l'Albo del Servizio civile universale e pubblicato all'inizio del nuovo anno sul sito del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale. Gli enti che aderiranno all'iniziativa seguiranno un percorso formativo di accompagnamento guidato dal Dipartimento per le politiche giovani e il servizio civile universale e dal Dipartimento per la trasformazione digitale, che assisteranno enti e volontari nello sviluppo della sperimentazione.

La risposta spontanea dei giovani durante il lockdown

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Come chiarisce la ministra Pisano: �Le ragazze e i ragazzi del Servizio civile digitale saranno impegnati nell'aiutare i cittadini, a partire dalle persone anziane e da coloro che hanno meno confidenza con le tecnologie, ad ottenere e utilizzare i nuovi servizi digitali della Pubblica amministrazione come il Sistema pubblico di identit� digitale (Spid) oppure l'app 'Io' per accedere ai servizi pubblici da cellulare. Credo fortemente nel passaggio di competenze tecnologiche dai pi� giovani e tecnologici verso generazioni meno digitali ed � per questo che mi sono spesa fin dall'inizio del mio mandato per realizzare questo progetto. � soprattutto compito dello Stato fare in modo che nessun cittadino sia lasciato indietro, in particolare chi ha pi� difficolt� nell'uso di nuovi servizi digitali�.

Per Spadafora: �Durante il lockdown migliaia di ragazze e ragazzi hanno messo a disposizione le loro competenze tecnologiche per aiutare i loro familiari e amici a restare connessi, nonostante le distanze imposte dalla pandemia, e a usufruire dei servizi digitali di Enti, Istituzioni, uffici, associazioni. � stata una risposta spontanea che ha consentito in breve tempo un salto digitale a moltissimi cittadini meno abituati a utilizzare le nuove tecnologie. � una spinta che non dobbiamo perdere. Il protocollo firmato oggi consentir� un primo esperimento nel 2021 del Servizio civile digitale, che potr� essere valorizzato al meglio nel prossimo futuro anche grazie al piano Next Generation EU�.


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