Data: 08/01/2021 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Vaccino Covid, il piano strategico

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Per la fase 2 saranno in tutto circa 1.500 i siti in cui verrà effettuata la vaccinazione, adibiti all'interno di ambulatori, palazzetti dello sport, gazebo e con altre forniture che arriveranno dalla struttura del Commissario per l'Emergenza. Il Paese però procede ancora con la fase uno, che registra i ritardi da parte di alcune Regioni, a partire dalla Lombardia. Così l'Esecutivo lavora per risolvere le problematiche, pensando anche alla fase due, "definita di massa" a partire dal mese di marzo. Tutti i particolari ed i numeri sono contenuti nel piano strategico presentato alle Camere: i primi ad essere vaccinati saranno gli operatori sanitari e sociosanitari (1.404.037 persone), il personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani Rsa (570.28) e gli anziani over 80 anni (4.442.048), per un totale di 6.416.372 persone. Di seguito le persone dai 60 ai 79 anni (13.432.005) e la popolazione con almeno una comorbilità cronica (7.403.578).

Vaccinazioni, le sedi

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Durante una serie di riunioni di fine anno, la struttura del commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, e i tecnici delle regioni hanno fatto il punto sui sistemi informatici per gestire la campagna vaccinale. Intanto Regioni e Asl sono al lavoro per individuare i centri di somministrazione potrebbero essere ambulatori, palazzetti dello sport, padiglioni, ma non solo.

Vaccinazioni, il sistema informatico e le prenotazioni

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Per le vaccinazioni si farà ricorso ad in sistema informatico nazionale unico, con prenotazioni da effettuare online, con app, sms, attraverso il numero verde o anche per posta. Il centro informatico nazionale supporterà le Regioni nella compilazione degli elenchi e nelle prenotazioni. Nello specifico, per prenotare il vaccino si potranno utilizzare strumenti come app e portali online, e ancora sms, telefonate, avvisi postali. Le date delle somministrazioni verranno divise per scaglioni per età o per lettera del cognome, è ancora da stabilire. In alcune Regioni, come Lazio e Veneto, sono attive app per avvisare i cittadini dell'arrivo del vaccino.


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