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Data: 15/02/2021 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli![]()
Obbligo di assistere il paziente[Torna su]
L'articolo 39 del codice di deontologia medica impone a tutti i medici di prestare assistenza ai pazienti con prognosi infausta o con definitiva compromissione dello stato di coscienza. I sanitari, infatti, anche di fronte a tale quadro clinico devono continuare ad assistere il malato e non possono abbandonarlo. Volontà, dignità e qualità della vita[Torna su]
Se il paziente si trova in condizioni terminali, l'opera del sanitario che non voglia incorrere in responsabilità deontologica deve essere improntata alla sedazione del dolore e al sollievo delle sofferenze. Nel farlo, il medico deve tutelare sempre la volontà, la dignità e la qualità della vita dell'assistito. Compromissione dello stato di coscienza del paziente[Torna su]
Il codice deontologico non si ferma qui, ma va oltre occupandosi anche dell'ipotesi di definitiva compromissione dello stato di coscienza del paziente. In tal caso il medico è tenuto a proseguire nella terapia del dolore e nelle cure palliative e ad attuare i trattamenti di sostegno delle funzioni vitali, almeno sino a che questi sono ritenuti proporzionati. Nel farlo, in ogni caso, deve tenere conto delle dichiarazioni anticipate di trattamento (Vai alla guida Il testamento biologico) |
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