Data: 15/02/2021 12:00:00 - Autore: Gabriella Lax

"Io resto al Sud" si espande

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Una marcia in più per "Io resto al Sud", gli incentivi che riguardano l'agricoltura, grazie alla novità prevista dal decreto Semplificazioni possono essere estese anche alle regioni di Centro - Nord. A dar man forte è il nuovo bando Ismea: gli investimenti potranno arrivare fino ad un massimo di 1,5 mln; la durata dev'essere tra 5 e 15 anni. Si punta a favorire ricambio generazionale, il subentro (in aziende con non più di sei mesi) in agricoltura e ampliamento. Per il Centro - Nord ci sarà il mutuo agevolato, a tasso zero, e potrà arrivare a coprire investimenti per un importo non superiore al 75% delle spese ammissibili.

"Io resto al Sud": favorire l'ingresso dei giovani in agricoltura

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Le nuove disposizioni portano ad un superamento dei confini del Sud in modo da agevolare l'ingresso dei giovani in agricoltura. Questo accade dopo un primo ampliamento per altri settori produttivi, stabilito a esclusivo beneficio dei territori colpiti dal sisma del Centro Italia. Ad oggi le agevolazioni erano previste per i soli giovani agricoltori (fino a 40 anni) del Sud Italia.

Nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, in alternativa ai mutui agevolati, è previsto un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile nonché un mutuo agevolato, a tasso zero, di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile. Per le aziende agrituristiche e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200 mila euro.

Io resto al Sud, che cos'è?

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Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). L'incentivo è destinato a chi ha un'età compresa tra i 18 e i 55 anni. Con 1 miliardo e 250 milioni di euro di fondi a disposizione. Le domande vengono valutate in base all'ordine cronologico di arrivo. Possono essere finanziate le attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria). Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.


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