Data: 01/03/2021 17:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Passaggio a libero mercato solo per le piccole imprese

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Il libero mercato per le bollette di luce e gas viene spostato in avanti di un altro anno. Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che mantiene il mercato di maggior tutela per un altro anno. Uno slittamento che porta il cronoprogramma dal 2022 al 1� gennaio 2023. Da ricordare per� che il passaggio al mercato libero � gi� avvenuto, da gennaio, per tutte le piccole imprese, quelle per intenderci con un numero di dipendenti tra 10 e 50 e/o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro. Imprese che devono essere titolari di punti di prelievo in "bassa tensione", e per le microimprese con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, quelle cio� che risultano titolari di almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kilowatt.

Maggior tutela, ennesima proroga

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Si tratta dell'ennesima proroga dell'entrata in vigore del mercato libero dell'energia. E sono stati i deputati del Movimento 5 Stelle Davide Crippa, capogruppo pentastellato a Montecitorio, e Luca Sut, capogruppo in commissione Attivit� produttive a spiegare come gi� nel 2019 �le famiglie che hanno aderito al mercato libero e hanno pagato l'energia elettrica in media il 26% in pi� rispetto a quelle che sono ancora nel mercato di maggior tutela: con il nostro intervento abbiamo evitato che nel 2022, oltre alle conseguenze della pandemia, famiglie e microimprese debbano anche subire un pesante aumento delle bollette" hanno concluso i due parlamentari.

Le caratteristiche del mercato libero

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Il mercato libero d� la possibilit� ai consumatori di poter cambiare in qualsiasi momento il fornitore di luce e gas, confrontando le offerte dei vari operatori e scegliendo quella pi� conveniente. Come chiariscono i dati dell'Arera il 14,3% dei clienti domestici ha sostituito nel 2019 il vecchio fornitore con uno nuovo almeno una volta. I numeri parlano di una scelta fatta da oltre 4 milioni di famiglie italiane. L'anno precedente era successo con il 9% dei consumatori di energia.

Comunque anche nel caso di mancato abbandono del regime di maggior tutela la continuit� della fornitura sar� garantita ai clienti di piccola dimensione che non avranno ancora un contratto nel mercato libero. Quando individueranno l'offerta in grado di intercettare le proprie esigenze, i clienti stipuleranno un nuovo contratto di fornitura che sostituir� il precedente. Dovr� essere il nuovo venditore a inoltrare la richiesta di risoluzione del vecchio contratto (recesso) al venditore precedente. E il recesso potr� scattare in qualsiasi momento senza oneri aggiuntivi e lo stop della fornitura in corso.


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