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Data: 09/02/2023 05:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
Cos'è il cavedio[Torna su]
Quando si parla del cavedio ci si riferisce, tecnicamente, a un piccolo cortile con il quale gli appartamenti condominiali che si affacciano all'interno dell'edificio prendono luce e aria e che talvolta può anche ridursi a un pozzo di ventilazione. È detto anche pozzo luce ed è delimitato dai muri perimetrali e dalle fondamenta. Di chi è il cavedio[Torna su]
Anche la proprietà del cavedio è stata talvolta oggetto di contrasti in condominio, in quanto l'articolo 1117 del codice civile, nell'elencare i beni comuni condominiali, non ne fa alcun cenno, né del pozzo luce si trova traccia in altre norme di legge. Se è difficile sostenere che il cavedio, in assenza di un titolo apposito, sia di proprietà di un singolo condomino, il problema interpretativo che può sorgere (e che nei fatti è spesso sorto) è se lo stesso sia di proprietà esclusivamente dei proprietari degli appartamenti che si affacciano su di esso o di tutti i condomini. Cavedio e cortile: differenze[Torna su]
Secondo un orientamento ormai consolidato della giurisprudenza (v. tra le altre Cass. n. 4350/2000), il cavedio può essere assimilato al cortile, che il codice civile ricomprende espressamente tra le parti comuni dell'edificio. Per tale ragione, lo stesso deve ritenersi di proprietà di tutti i condomini, salvo, ovviamente, che risulti diversamente dal titolo. Accesso esclusivo al cavedio[Torna su]
Oltretutto, la presunzione di condominialità del cavedio non può essere vinta neanche dal fatto che a tale bene si acceda solo dall'appartamento di un condomino né dal fatto che questi vi abbia posto uno scaldabagno, un impianto di illuminazione o un altro manufatto collegato alla sua unità immobiliare, in quanto, come chiarito dalla giurisprudenza, l'utilità particolare che può derivare da tale circostanza non è comunque idonea a incidere sulla destinazione tipica e normale del pozzo luce in favore dell'edificio condominiale (cfr., ex multis, Cass. n. 17756/2014). |
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