Data: 09/03/2021 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Una sola dose di vaccino ai soggetti guariti dal Covid

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� possibile somministrare una sola dose di vaccino alle persone che hanno gi� avuto il Covid almeno tre mesi prima, e preferibilmente sei mesi prima. A stabilirlo � una circolare della Direzione generale della prevenzione del ministero della Salute relativa alla "Vaccinazione dei soggetti che hanno avuto un'infezione da SARS-CoV.2" (in allegato). Nella circolare si legge �Visto il parere espresso dal Gruppo permanente sull'infezione da SARS-Cov-2 del Consiglio Superiore di Sanit�, conforme a quello espresso da Aifa in data 23/02/2021, si rappresenta che � possibile considerare la somministrazione di un'unica dose di vaccino anti-SarsCoV-2/Covid-19 nei soggetti con pregressa infezione da Sars-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica), purch� la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa�.

Esclusione dei soggetti con condizioni di immunodeficienza

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La circolare chiarisce inoltre che la regola non si applicher� ai soggetti con condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici. Succede che in questi soggetti, �non essendo prevedibile la protezione immunologica conferita dall'infezione da SARS-CoV-2 e la durata della stessa, si raccomanda di proseguire con la schedula vaccinale proposta (doppia dose per i tre vaccini a oggi disponibili)�.

Informazione sulle infezioni pregresse

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In relazione all'informazione relativa a una pregressa infezione da SARS-CoV-2 presa al momento della vaccinazione attraverso un modello di autocertificazione, la circolare raccomanda �di raccogliere, ogni qualvolta disponibile, evidenza di documentata infezione da SARS-CoV-2�.

Senza questa evidenza di positivit� al tampone �si raccomanda che l'informazione anamnestica relativa a una pregressa infezione venga raccolta nel modo pi� completo e dettagliato possibile�.

Infine, come chiarisce l'Organizzazione Mondiale della Sanit� �l'esecuzione di test sierologici volti a individuare la positivit� anticorpale nei confronti del virus o di altro tipo di test, non � raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale. Infine, tali raccomandazioni potrebbero essere oggetto di rivisitazione qualora dovessero emergere e diffondersi varianti di Sars-CoV-2 connotate da un particolare rischio di reinfezione�.


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