Data: 13/03/2021 06:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Penalisti in sciopero

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L'Unione delle Camere penali italiane proclama tre giorni di sciopero dalle udienze. Secondo le vigenti regole di autoregolamentazione e nel rispetto delle pronunce della Corte Costituzionale � si legge sul sito - ed in attesa di una certa e pi� consolidata loro interpretazione con esclusione dei processi contro imputati detenuti in custodia cautelare, l'astensione dalle udienze e da ogni attivit� giudiziaria nel settore penale per i giorni 29, 30, 31 marzo 2021.

L'emergenza legata al portale telematico

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Nella lettera inviata alla ministra della Giustizia Marta Cartabia, i penalisti chiariscono che, alle problematiche legate all'emergenza sanitaria si aggiungono anche quelle relative al. "portale del penale". �� evidente e da tutti condiviso che nel tempo l'attivit� tecnica della difesa penale si potr� e dovr� appoggiare a tutte le possibili forme di digitalizzazione: depositi via pec, accreditamento e accesso ai portali anche per la consultazione dei fascicoli processuali, facilitazioni delle interlocuzioni con Pubblici Ministeri e Giudici, notifiche e cos� via. Ma questa non � certo la situazione dell'oggi�. Il perch� � subito spiegato: �Il portale ufficializzato � solo quello delle Procure della Repubblica. Il sistema nasce gi� obsoleto, ma soprattutto presenta continui guasti e inconvenienti tecnici, che ne impediscono il funzionamento: i difensori non possono accreditarsi e ci� mette a repentaglio il rispetto dei termini processuali, i Pubblici Ministeri non hanno tempestiva contezza delle iniziative della difesa. Il deposito nel portale non � corredato da idonea certificazione comprovante l'esito positivo delle operazioni. Spesso, intervenuto il deposito della nomina, � comunque impossibile accedere al fascicolo.

Penalisti e proteste gi� in atto

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L'Unione delle camere chiarisce inoltre che gi� singoli difensori nei diversi procedimenti e le Camere penali territoriali �hanno assunto iniziative di protesta e segnalato ai capi degli Uffici di procura la impossibilit� pratica di esercitare le prerogative collegate alla fase procedimentale�.

Su questo pesano �le prese di posizione dei Procuratori, che hanno agito a macchia di leopardo: in alcuni casi si � negata l'esistenza del problema, in altri si � attribuito il cattivo funzionamento del meccanismo alla incapacit� tecnica degli avvocati. In alcune sedi si � giunti ad autorizzare anche le forme di deposito tradizionale, salvo paventare il concreto rischio di future declaratorie di inammissibilit�. L'impossibilit� di accedere anche alle modalit� tradizionali di deposito e accesso ai fascicoli, in presenza di un evidente malfunzionamento dei portali, sta determinando una grave lesione dei diritti dei cittadini sottoposti a procedimento penale e delle persone offese che non vedono garantita la loro rappresentanza e la loro difesa tecnica�. Considerata dunque la �perdurante mancanza di una iniziativa diretta del Governo che consenta di realizzare da subito il doppio regime, la Giunta dell'Unione delle Camere Penali Italiane�.


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