Data: 07/04/2021 11:00:00 - Autore: Maria Luisa Missiaggia

Sì all'adozione di un minore da parte di una coppia omosessuale

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Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con l'innovativa sentenza n. 9006/2021 pubblicata il 31 marzo 2021 hanno autorizzato la trascrizione nel registro di Stato Civile del provvedimento dell'autorità straniera che ha disposto l'adozione di un minore da parte di una coppia omosessuale, riconoscendo e formalizzando pertanto la coppia genitoriale del minore anche se dello stesso sesso.

Il caso esaminato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione

Il caso, portato all'attenzione del Supremo Consesso, è analogo a quello già risolto dallo studio legale della scrivente, cui si rivolgeva una coppia omosessuale formata da due padri coniugati in Canada che, tramite maternità surrogata, sono divenuti genitori in Messico di 3 sorelle gemelle. Le tre minori sono figlie biologiche di uno dei due genitori e divenute figlie anche dell'altro con sentenza pronunciata dalla Corte di Giustizia in California. Trasferitisi in Italia, a Roma, grazie al supporto legale, il Tribunale per i Minorenni di Roma con provvedimento pubblicato in data 7 ottobre 2019, ha disposto l'adozione delle figlie da parte del genitore non biologico, ordinando la trascrizione dell'adozione nei registri di Stato Civile.

Le Sezioni Unite si sono pronunciate sul ricorso di un Sindaco di un Comune lombardo che impugnava la trascrizione della sentenza di adozione di un minore da parte di una coppia gay, emessa negli Stati Uniti.
Il bambino americano infatti è stato adottato da una coppia di uomini, con cittadinanza americana di cui uno dei due naturalizzato italiano.
La Corte di Cassazione nella decisione ha evidenziato che il bambino è stato adottato e non vi è stato alcun accordo di maternità surrogata fra la coppia adottante ed i genitori biologici del minore. Ha inoltre rilevato che l'adozione legittimante da parte di una coppia same sex in Italia non è consentita, tuttavia essendo una coppia di cittadinanza americana con provvedimento emesso da un'autorità straniera, può ritenersi valida l'adozione anche in Italia.

Il principio di diritto

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Questo il principio espresso dalle Sezioni Unite "Non contrasta con i principi di ordine pubblico internazionale il riconoscimento degli effetti di un provvedimento giurisdizionale straniero di adozione di minore da parte di coppia omoaffettiva maschile che attribuisca lo status genitoriale secondo il modello dell'adozione piena o legittimante" e non può essere un "elemento ostativo all'adozione" il fatto che "il nucleo familiare sia omogenitoriale", una volta escluso l'accordo di "maternità surrogata".

Adozioni gay: cosa dice la legge?

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La Legge n. 184 del 1983 all'articolo 6, prevede che l'adozione piena è consentita solo ai coniugi uniti in matrimonio, che nell'ordinamento italiano è consentito solo a persone di sesso diverso.
Nuovi diritti sono stati riconosciuti alle coppie omosessuali con la Legge del 20 maggio 2016 n. 76 (c.d. Legge Cirinnà), che ha istituito le unioni civili omosessuali equiparandole al matrimonio, escludendo tuttavia l'applicazione delle disposizioni contenute nella legge n. 184/1983 sull'adozione.
La Corte di Cassazione ha, in più occasioni, legittimato la stepchild adoption nei casi in cui vi era la presenza di un genitore biologico, autorizzando l'adozione in casi particolari da parte del compagno/a omosessuale, a tutela del minore e dei suoi rapporti familiari, purchè non sia contrario all'ordine pubblico.
Il concetto di ordine pubblico, limite al riconoscimento di sentenze straniere, è piuttosto circoscritto e fa riferimento ai soli valori supremi e vincolanti contenuti nella nostra Costituzione.
L'interesse primario da tutelare è il best interest of the child, riconosciuto sia dalla normativa interna che internazionale e si esplica anche nel diritto del bambino a vivere stabilmente in un ambiente domestico armonioso e ad essere educato e assistito durante la crescita nel rispetto dei suoi diritti fondamentali.

I precedenti giurisprudenziali

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I tribunali italiani, come dimostrato anche dal caso già risolto dalla scrivente, si erano già pronunciati con orientamento favorevole.
Ora, la pronuncia delle Sezioni Unite crea un importante indirizzo giurisprudenziale sancendo un principio di diritto che è destinato ad ergersi a linea guida per le successive pronunce in tema di trascrizione di sentenze di adozione da parte di coppia omosessuale emesse da un'autorità straniera, nulla disponendo la Legge in merito.
Tuttavia, di recente anche la Corte Costituzionale ha sollecitato l'intervento legislativo del Parlamento in tema di adozioni gay, evidenziando la necessità di colmare il vuoto normativo riconoscendo i diritti del figlio nelle coppie omosessuali.
Attenderemo, nel frattempo tuteliamo i diritti dei figli facendo leva su questo importante precedente giurisprudenziale, che concede almeno un punto abbastanza fermo per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay e dei loro figli.


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