Data: 05/04/2021 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Pubblica amministrazione, serviranno 740mila nuovi occupati

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La pubblica amministrazione per il turnover, nei prossimi cinque anni, avr� bisogno di oltre 740mila nuovi occupati, pi� di 690mila dei quali per il naturale turnover dei dipendenti. A stabilirlo sono le "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2021-2025)" elaborate nell`ambito del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere, in collaborazione con Anpal. Nel settore privato la richiesta va tra 1,7 e 2,1 milioni di dipendenti e 1-1,1 milioni di lavoratori autonomi. Nel primo caso, il turnover dovrebbe riguardare circa 1,2 milioni di lavoratori; in quello degli autonomi, invece, la stima � di 680mila. Dunque circa il 70% delle opportunit� lavorative che si verranno a creare entro il 2025 sar� legata alla sostituzione di personale oggi occupato.

I numeri cambiano a seconda degli scenari possibili

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Tra il 2021 e il 2025 i settori privati e pubblici potrebbero esprimere un fabbisogno compreso tra 3,5 e 3,9 milioni di lavoratori, di cui 2,6 milioni per necessit� di sostituzione del personale ora al Lavoro e 900mila-1,3 milioni di unit� per la crescita dello stock occupazionale dovuta all'espansione economica, a seconda dello scenario di riferimento.

Due i casi che potranno presentarsi: l'ipotesi di recrudescenza della pandemia da Covid-19 e quello pi� favorevole, elaborati entrambi a partire dalle stime del Governo e in considerazione anche dell'impatto dei diversi interventi di politica economica previsti dall'esecutivo e, in particolare, dal piano finanziato dall'Unione Europea Next Generation. I tassi di crescita medi annui pi� elevati si evidenziano nelle filiere "informatica e telecomunicazioni", "finanza e consulenza" e "salute" (che comprende sia i settori industriali della farmaceutica e del biomedicale sia i servizi socio-sanitari pubblici e privati). A livello settoriale, nel quinquennio dovranno essere sostituiti circa 340mila occupati nella filiera "salute" (per oltre la met� determinata dalla domanda di dipendenti pubblici per la sanita'), 387mila unit� negli "altri servizi pubblici e privati" (soprattutto nei servizi generali della P.A.), 451mila lavoratori nel "commercio e turismo" (per il 75% nel commercio).

Inoltre, da un focus realizzato sui dati disponibili sugli stock occupazionali dei settori privati, risulta una quota superiore al 9% per i lavoratori nella fascia pari o maggiore ai 60 anni di eta', con valori piu' elevati nei settori "agroalimentare" (13,2%), "salute" (11,1%) e "servizi di supporto alle imprese e alle persone" (9,8%).

I concorsi pubblici ripartono dal 3 maggio 2021

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Il governo Draghi ha stabilito che i concorsi ripartiranno, inserendo una norma specifica all'interno dell'ultimo decreto approvato dal consiglio dei ministri per contrastare la diffusione del coronavirus in Italia. Data di partenza luned� 3 maggio. In totale saranno offerti 125mila posti di lavoro, in tutti i settori della pubblica amministrazione. I concorsi si svolgeranno con una sola prova scritta e una orale, con modalit� decentrate. Questo significa che in ogni regione verr� allestita una sede per l'organizzazione delle prove, in modo da evitare spostamenti fra una regione e l'altra. Sono previste, inoltre, modalit� ulteriormente semplificate, con una prova orale facoltativa per i concorsi relativi al periodo dell'emergenza sanitaria. Le commissioni, poi, potranno suddividersi in sottocommissioni. � escluso dalle deroghe il personale in regime di diritto pubblico. Prevista una selezione preliminare per titoli. Una volta che verr� elaborato l'elenco dei partecipanti, ogni candidato dovr� svolgere una prova scritta in presenza e una prova orale a distanza. L'orale non sar� obbligatorio per il personale da assegnare a mansioni legate all'attuale situazione di emergenza sanitaria. Le prove scritte saranno semplificate e dureranno un'ora.

Concorsi pubblici digitalizzati

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Per i concorsi pubblici il decreto prevede che saranno completamente digitalizzati, con evidenti vantaggi sul risparmio di tempo, sul rispetto dell'ambiente e sulle modalit� di organizzazione. Come ha sottolineato il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta si � detto molto soddisfatto di questo aggiornamento. �Non ci sar� mai pi� un concorso pubblico con carta e penna. Simbolicamente ha un enorme valore, � un upgrade di crescita del sistema verso una burocrazia pi� giusta�.


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