|
Data: 07/04/2021 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate
Avvocato specialista per comprovata esperienza[Torna su]
Della specializzazione degli avvocati si è occupato di recente il Decreto Ministeriale n. 63 del 01 ottobre 2020. Il Cnf con una nota illustrativa del 2 marzo 2021 (sotto allegata) e il Consiglio dell'ordine di Roma con le sue Faq e con le slide (sotto allegate) dedicate all'argomento curate dell'Avv. Antonino Galletti, Presidente del Coa di Roma, cercano di fare il punto sull'argomento. Dedichiamo la nostra attenzione al tema della specializzazione degli avvocati per "comprovata esperienza", anche se la documentazione allegata fornisce informazioni dettagliate anche sul conseguimento del titolo derivante dalla frequentazione di appositi percorsi formativi. Settori di specializzazione e incarichi fiduciari richiesti[Torna su]
Sono 13 i settori di specializzazione in cui il legale può acquisire il titolo di avvocato specialista, tra i principali ricordiamo diritto civile, penale, del lavoro, diritti della persona relazioni familiari e minori e amministrativo. Il diritto civile, uno dei settori più vasti, contiene ben 11 indirizzi diversi al suo interno, mentre il diritto penale 7 contro gli 8 di amministrativo. La comprovata esperienza professionale necessaria all'acquisizione del titolo di specialista richiede il rispetto dei seguenti requisiti:
Per dimostrare la comprovata esperienza l'avvocato deve provare di aver trattato almeno 10 incarichi nell'ambito della specializzazione. Dal conteggio però devono essere esclusi quegli affari che hanno riguardato questioni similari. L'istanza al Consiglio dell'Ordine di appartenenza[Torna su]
L'avvocato che ritiene di essere in possesso di tutti i requisiti sopra elencati per il riconoscimento del titolo di avvocato specializzato per comprovata esperienza deve presentare formale istanza al Consiglio dell'ordine a cui è iscritto che, verificatane la regolarità, la inoltra al Cnf. I requisiti necessari ai fini dell'istanza devono essere autocertificati dal legale e i Coa a tale fine predispongono apposita modulistica. Attenzione però, per dimostrare di aver svolto attività nell'ambito in cui ci si vuole specializzare il legale deve produrre anche idonea documentazione giudiziale e stragiudiziale e una relazione. Gli atti prodotti però, nel rispetto della privacy, devono essere resi anonimi, ossia non devono comparire le generalità delle parti coinvolte nelle vicende seguite dall'avvocato istante. Il colloquio al Consiglio Nazionale Forense[Torna su]
Il passo successivo prevede la convocazione dell'avvocato da parte del Cnf per sostenere un colloquio nel corso del quale deve illustrare i titoli e i documenti prodotti. La valutazione è rimessa a una commissione formata da 5 membri di cui 3 avvocati cassazionisti e due professori universitari esperti nella materia di specializzazione, che tengono conto, in particolare, della rilevanza degli incarichi assunti dall'avvocato. Una volta che il Cnf riconosce il titolo di specializzazione, iscrive il legale nell'apposito elenco e lo comunica al Coa di appartenenza dell'Avvocato. Chi ottiene il titolo di avvocato specializzato in ogni caso non è tenuto a svolgere esclusivamente attività nella materia in cui si è specializzato. La conservazione del titolo di avvocato specializzato[Torna su]
Al fine di mantenere il titolo di avvocato specializzato è necessario che il legale ogni tre anni dimostri al suo Consiglio di Appartenenza di aver adempiuto agli obblighi formativi nel settore di specializzazione o di aver svolto sempre in modo continuo, prevalente e assiduo l'attività nel settore prescelto. Il titolo può essere revocato se il professionista viene raggiunto da una sanzione disciplinare più grave dell'avvertimento per non aver adempiuto ai propri obblighi formativi o per non aver presentato i relativi documenti e per grave e comprovata mancanza delle competenze specifiche richieste per il settore di specializzazione. Leggi anche: - Avvocati: come ci si specializza - Avvocato specialista: modulo e istruzioni |
|