Data: 08/04/2021 22:00:00 - Autore: Antonio Accadia

Prima sentenza storica di Strasburgo su vaccini obbligatori

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Secondo la Corte Europea dei Diritti Umani l'obbligo vaccinale è ritenuto "necessario in una società democratica". Lo hanno stabilito 17 giudici della Corte di Strasburgo nella sentenza di oggi (sotto allegata in lingua inglese) inerente ai ricorsi presentati da Vav?i?ka e altri contro la Repubblica Ceca, dove vige l'obbligo di vaccinare i bambini contro 9 malattie. Per i legali responsabili dei minori, in caso di mancato rispetto dell'obbligo vaccinale, sono previste multe, mentre i bambini non vaccinati non sono ammessi nelle scuole dell'infanzia, ad eccezione di coloro che non sono immunizzati per motivi di salute.

È la prima volta che la Corte europea dei diritti dell'uomo esamina un caso di questo tipo.

I fatti

Alcuni ricorrenti (Vav?i?ka e altri), si legge nel comunicato stampa ufficiale, non avendo osservato l'obbligo di vaccinare i propri figli "contro le malattie infantili ben note alla scienza medica, vale a dire difterite, tetano, pertosse, infezioni da Haemophilus influenzae di tipo b, poliomielite, epatite B, morbillo, parotite, rosolia e - per i bambini con specifiche indicazioni di salute - infezioni da pneumococco", hanno presentato ricorso alla Corte dei Diritti Umani contro la Repubblica Ceca per aver violato l'art. 8 della Convenzione (diritto al rispetto della vita privata dei minori e dei loro genitori).

Quali sono state le conseguenze per i richiedenti del mancato rispetto dell'obbligo di vaccinazione?

Si legge nella nota: "Cinque domande sono state presentate da "ricorrenti minori" che non erano stati ammessi alla scuola materna o la loro iscrizione era stata cancellata, poiché non erano stati vaccinati o le loro vaccinazioni non corrispondeva alla tempistica prevista dalla normativa. Una domanda (del sig. Vav?i?ka) è stata presentata da un padre che non aveva avuto i suoi due figli vaccinati. Questo inadempimento è stato ritenuto un reato minore ed è stata inflitta un'ammenda."

La Cedu non riscontra alcuna violazione dell'art. 8 della Convenzione

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Secondo la giurisprudenza della Corte, la vaccinazione obbligatoria rappresenta un'ingerenza nel diritto al rispetto della vita privata, sebbene non sia avvenuta alcuna vaccinazione forzata. Le malattie possono rappresentare un serio rischio per la salute e lo Stato cerca di raggiungere un livello elevato di vaccinazione per la protezione contro le malattie contagiose.

"Questo obiettivo corrisponde alle finalità della tutela della salute e della tutela dei diritti di altri, riconosciuti dall'articolo 8 della Convenzione."

"Gli articoli 2 (diritto alla vita) e 8 (diritto al rispetto della vita privata) impongono agli Stati - prosegue il comunicato - un obbligo positivo di adottare misure appropriate per proteggere la vita e la salute di coloro che si trovano nella loro giurisdizione. Obblighi simili derivano da altri strumenti internazionali. Nella Repubblica Ceca il dovere di vaccinazione, fortemente voluto dalle autorità mediche competenti, rappresenta la risposta delle autorità nazionali alla pressante esigenza sociale di proteggere la salute pubblica e individuale contro le malattie in questione e per difendersi da qualsiasi tendenza al ribasso del tasso di vaccinazione tra i bambini."

Obbligo per gli Stati

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Esiste l'obbligo per gli Stati di porre l'interesse primario del bambino e quelli degli altri bambini come gruppo, al centro di tutte le decisioni che riguardano la loro salute e il loro sviluppo.

"Quando si tratta di immunizzazione, l'obiettivo dovrebbe essere che ogni bambino sia protetto contro malattie gravi. Nella grande maggioranza dei casi, ciò viene ottenuto dai bambini che ricevono il pieno programma di vaccinazioni durante i primi anni. Coloro ai quali tale trattamento non può essere somministrato sono indirettamente protetti contro le malattie contagiose fintanto che il livello richiesto di copertura vaccinale è mantenuta nella loro comunità; cioè, la loro protezione viene dall'immunità di gregge. Questa politica di salute pubblica si basa su argomenti pertinenti e come tale è coerente con il migliore interesse dei bambini che sono il suo obiettivo."

La Corte dà quindi ragione alla Repubblica Ceca per l'approccio obbligatorio alla vaccinazione infantile.

Efficacia e sicurezza dei vaccini

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L'obbligo di vaccinazione riguarda nove malattie contro le quali la vaccinazione è considerata efficace e sicura dalla comunità scientifica.

"Non è contestato che, sebbene del tutto sicura per la grande maggioranza dei destinatari, in rari casi - si legge ancora nella nota - la vaccinazione possa rivelarsi dannosa per un individuo, provocando danni gravi e duraturi alla sua salute. Il governo ha indicato che su circa 100.000 bambini vaccinati ogni anno nella Repubblica Ceca (che rappresenta 300.000 vaccinazioni), il numero di casi di danni alla salute gravi, potenzialmente permanenti, si è attestato a cinque o sei. In considerazione di questo molto raro ma senza dubbio molto grave rischio per la salute di una persona, le istituzioni della Convenzione hanno sottolineato l'importanza di prendere le necessarie precauzioni prima della vaccinazione. Questo evidentemente si riferisce al controllo in ogni singolo caso per eventuali controindicazioni e per monitorare la sicurezza dei vaccini in uso".

La Corte non ha visto alcun motivo per mettere in dubbio l'adeguatezza del sistema nazionale.

La sentenza potrebbe anche avere implicazioni per il vaccino anti Covid?

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E' da evidenziare che la sentenza di Strasburgo si riferisce a vaccini "ben noti alla scienza medica".

Tale sentenza potrebbe rappresentare un precedente e avere delle implicazioni sull'obbligo vaccinale inerente gli attuali vaccini anti Covid-19? Vedremo.


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