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Data: 11/04/2021 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax
Pensioni, il dopo Brexit[Torna su]
Dopo la Brexit del Regno Unito, in applicazione dell'accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione (TCA) e del Protocollo sul coordinamento della sicurezza sociale (PSSC) in esso contenuto, arrivano dall'Inps, nella circolare del 6 aprile 2021, n. 53, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le istruzioni operative in materia di prestazioni pensionistiche. Per l'accertamento del diritto e per il calcolo delle prestazioni, in relazione agli accordi adottati in via provvisoria fino al 30 aprile 2021, in attesa di ratifica del Parlamento UE, si continuano ad applicare le disposizioni dell'Istituto in materia di totalizzazione internazionale anche per periodi assicurativi o situazioni successive al 31 dicembre 2020. Ciò significa che i periodi di assicurazione, occupazione, attività lavorativa autonoma e residenza completati prima o dopo la fine del periodo di transizione (31 dicembre 2020), sono presi in considerazione ai fini della totalizzazione internazionale. Risultano totalizzabili questi periodi anche per perfezionare i requisiti contributivi che servono ad accedere ad alcuni benefici previsti dalla normativa italiana, come ad esempio la prosecuzione volontaria dei versamenti o la maternità al di fuori del periodo lavorativo.
Titolari di prestazione pensionistica italiana in Uk prima del 2021[Torna su]
In generale si continueranno ad applicare le disposizioni in materia di totalizzazione internazionale per l'accertamento del diritto e il calcolo delle prestazioni, anche con riferimento a periodi assicurativi, fatti o situazioni successivi alla data del 31 dicembre 2020; ai titolari di prestazione pensionistica italiana residenti nel Regno Unito prima del 1° gennaio 2021, si continua ad applicare il regolamento (CE) n. 883/2004, che prevede l'inesportabilità dell'integrazione al trattamento minimo e della maggiorazione sociale.
Prestazioni per chi si è trasferito in Uk a partire dal 1° gennaio 2021[Torna su]
I soggetti che si trasferiscono nel Regno Unito a partire dal 1° gennaio 2021, e che diventano successivamente titolari di prestazione pensionistica italiana, si applica invece il Protocollo attuale e quindi tali soggetti possono beneficiare sia dell'integrazione minimo sia della maggiorazione sociale, pur se residenti nel Regno Unito (in quanto Paese terzo). |
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