Data: 23/04/2021 11:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

Giusta causa, significato

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La nozione di giusta causa si ricava dall'articolo 2119 del codice civile, che, al primo periodo del primo comma, afferma che "Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto".

Si tratta, in sostanza, di un fatto commesso dal datore di lavoro o dal lavoratore talmente grave da ledere il legame di fiducia che deve necessariamente sussistere tra le parti, la cui conseguenza non può che essere quella della immediata risoluzione del rapporto.

Il licenziamento per giusta causa

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Se la giusta causa coincide con una grave condotta posta in essere dal dipendente, il datore di lavoro può procedere al licenziamento immediato e senza preavviso. A fronte di un comportamento del lavoratore riconducibile alla giusta causa, quindi, è legittima la decisione di non proseguire il rapporto di lavoro neanche per un giorno.

I comportamenti che integrano una giusta causa non sono individuati dal legislatore, ma vanno considerati tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto. In alcuni casi non ci sono dubbi che ci si trovi di fronte a un'ipotesi di giusta causa: si pensi ad esempio all'ipotesi in cui il lavoratore sia stato condannato per un reato incompatibile con le mansioni svolte (come il furto compiuto da un commesso addetto alla cassa).

Per ulteriori approfondimenti vai alla guida Il licenziamento

Le dimissioni per giusta causa

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Laddove sia il datore di lavoro a porre in essere un comportamento tale da ledere il rapporto di fiducia con il dipendente, anche quest'ultimo potrà far valere la giusta causa per dimettersi.

Le dimissioni per giusta causa permettono al lavoratore di svincolarsi dal rapporto di lavoro, anche a tempo determinato, senza alcun preavviso e, quindi, con effetto immediato, essendo impossibile proseguire il rapporto, neanche provvisoriamente.

Si pensi, ad esempio, al caso in cui una dipendente sia vittima di molestie sessuali poste in essere dal proprio datore di lavoro o alle ipotesi in cui quest'ultimo si rivolga al lavoratore in maniera estremamente ingiuriosa.

Per approfondimenti vai alla guida Le dimissioni per giusta causa


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