Data: 02/05/2021 21:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Assegno unico figli

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Buone notizie per le famiglie. A rivelarle, intervistata a Sky Tg24, � la ministra per le pari opportunit� e la famiglia Elena Bonetti che chiarisce �L'assegno unico e universale completo partir� a regime da gennaio 2022, ma il percorso comincer� dal primo luglio�. Una partenza che ha l'obiettivo di evitare che le famiglie italiane abbiano dei disagi. �Siccome i dipendenti oggi stanno percependo le loro detrazioni in busta paga � afferma la titolare del ministero - siccome ci sono stati degli anticipi, questi primi sei mesi devono innestarsi su un percorso di detrazione fiscale che deve continuare. Le detrazioni fiscali saranno poi completamente assorbite nell'assegno unico da gennaio�.

Per quanto riguarda i fondi, si tratta di un �impegno di 4,6 miliardi, altri 500mila euro sono stati gi� stanziati, per 228mila nuovi posti negli asili nido � confermato. Con questa cifra raddoppiamo i posti presenti, entro il 2026 la copertura sar� del 50%. Uno sforzo che mai era stato visto nel nostro Paese�

Assegno unico e universale, le stime

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Secondo gli studi della Fondazione studi consulenti del lavoro, l'ammontare del sostegno potrebbe variare dai 40 ai 97 euro al mese per ogni figlio maggiorenne, e dai 67 ai 161 per ciascun figlio minorenne. Le cifre definitive saranno stabilite dai decreti attuativi. La misura potrebbe determinare un incremento di reddito per il 68% dei nuclei familiari. L'assegno unico unifica i contributi esistenti a sostegno dei nuclei familiari con figli a carico.

Assegno unico, la delusione per la partenza procrastinata

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La partenza procrastinata non � per� piaciuta ai deputati del Pd Stefano Lepri e Graziano Delrio che hanno chiesto invece al Governo un grande impegno per arrivare prima: �Apprendiamo oggi che l'assegno unico per i figli partir� a pieno regime da gennaio 2022 e non pi� a luglio 2021 � fanno sapere - la decisione provoca delusione ma non sorprende, perch� la crisi di governo e la pandemia hanno fatto perdere mesi preziosi e perch� la trasformazione dal vecchio al nuovo regime, chiaramente indicata dalla legge delega, richiede ancora molto lavoro. Prendiamo atto, ma ora chiediamo al governo il massimo impegno per rispettare la nuova scadenza e far comunque partire la prima fase gi� a luglio, destinando le risorse aggiuntive gi� stanziate a favore di chi oggi � meno aiutato dallo Stato nel mantenimento dei figli: disoccupati, incapienti, autonomi e professionisti�.


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