Data: 14/05/2021 11:00:00 - Autore: Lucia Izzo

Riforma del processo civile: a che punto siamo?

Tra le maggiori dorsali della riforma del processo civile su cui sta lavorando il Governo Draghi, c'è la valorizzazione degli strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie (noti come ADR - Alternative dispute resolution), essenziali per contenere il contenzioso presso gli uffici giudiziari.
Attualmente, se ne sta già occupando la riforma collegata al d.d.l. AS 1662 di iniziativa governativa (predisposto dall'ex ministro Bonafede), in discussione al Senato della Repubblica. Proprio in questi giorni a Palazzo Madama sono attesi gli emendamenti predisposti dalla Commissione presieduta dall'Avv. Prof. Francesco Paolo Luiso a cui la guardasigilli Marta Cartabia ha affidato il compito di elaborare specifiche proposte di interventi anche al fine di apportare modifiche al disegno di legge suddetto.
A ribadire l'importanza degli ADR è stata ribadita anche all'interno del PNRR: l'obiettivo principale è quello di consentirne una sempre maggiore diffusione, ad esempio rafforzando le garanzie di imparzialità, per quello che concerne l'arbitrato, estendendo l'ambito di applicazione della negoziazione assistita e garantire una migliore e più estesa applicabilità dell'istituto della mediazione.

Mediazione civile: le novità

In una recente interrogazione parlamentare in materia di ADR, indirizzata alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia, i deputati Cosimo Maria Ferri (IV) e Valentina d'Orso (MS5) hanno chiesto chiarimenti in ordine alle iniziative che si intendono assumere, in particolare, per estendere, incentivare e implementare l'istituto della mediazione civile che, assieme agli altri strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, appaiono notevolmente deflattivi del carico gravante sugli organi giurisdizionali.
A fare il punto della situazione è stata Anna Macina, sottosegretaria di Stato per la Giustizia, la quale ha in prima battuta sottolineato come siano diverse le proposte elaborate dalla Commissione Luiso in materia di mediazione civile.
Come si legge nel resoconto stenografico della seduta dello scorso 11 maggio (qui sotto allegato), in primis la commissione ha proposto di incrementare e semplificare il regime degli incentivi economici e fiscali.
Ancora, si punta a mantenere la previsione che vede nella mediazione una condizione di procedibilità, ai sensi dell'art. 5, comma 1-bis, del d.lgs. n. 28/2010, nonché a confermare la mediazione in tutte le controversie attualmente ad essa soggette. Tanto premesso, si punta anche a estendere la mediazione a una serie di ulteriori contratti inquadrabili come "rapporti di durata".

Accertamento tecnico nella mediazione civile

Particolarmente interessante è la possibilità che, nel procedimento di mediazione, venga consentito di svolgere un "accertamento tecnico", ferma restando la facoltà del giudice, nel successivo giudizio, di rinnovarlo in tutto o in parte.
Tali proposte, conferma Macina, sono allo studio dei competenti uffici del Ministero e della stessa Ministra della Giustizia. La Guardasigilli, tra l'altro, ha in questi giorni ribadito l'importanza che la riforma della giustizia riveste nell'ottica dei fondi europei del Recovery Plan, avendo l'Unione Europea richiesto al nostro paese, per beneficiarne, di impegnarsi seriamente sul fronte della ragionevole durata dei processi.

Tutte le notizie