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Data: 29/06/2021 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate
Cancellazione delle micro-tasse e semplificazione[Torna su]
Nella bozza della Riforma Fiscale redatta dalla VI Commissione Finanze della Camera e la VI Commissione Finanze del Senato, uno degli obiettivi da perseguire è quello della semplificazione e uno dei metodi contemplati per perseguire questa finalità è la cancellazione dei tributi minori. Leggi anche Addio Irap e Irpef più bassa: ecco la riforma fiscale Non è certo la prima volta che si tenta di semplificare il sistema cancellando tasse inutili. Nel passato si sono succeduti infatti diversi tentativi di sfoltimento. Pensiamo al Governo Giallo Verde e alla lotta alle accise o a quando nel 2015 è stata eliminata l'imposta di fabbricazione. Questa volta però le intenzioni sembrano diverse, forse grazie all'aria riformista in materia fiscale che arriva anche dall'Europa. Il 18 maggio la Commissione Europea ha infatti proposto un piano d'azione di riforma fiscale che si rivela piuttosto ambizioso, il cui scopo è quello di realizzare una tassazione non solo più equa, ma anche più semplice, per renderla più conforme anche alla transizione digitale in atto. Mini imposte: tanta spesa e poca resa[Torna su]
Tornando però alla riforma Fiscale italiana, la riflessione delle Commissioni sulla necessità di eliminare le cosiddette "micro-tasse" riguarda le imposte, i diritti e le tasse erariali e territoriali di cui non si tiene più il conto e che si sono succedute negli anni creando un quadro assai complesso, confuso e disorganico. Le ragioni per le quali si è giunti a riflettere sulla necessità di cancellare le piccole entrate fiscale sono fondamentalmente due:
Le micro-tasse da eliminare[Torna su]
Tanto per capire meglio di cosa si sta parlando, la bozza della riforma fiscale contiene un breve elenco esemplificativo delle tasse minori più significative da eliminare, ovvero:
Questi i balzelli più significativi, perché in realtà le voci che il Governo si propone di depennare sono un centinaio. La delega al Governo[Torna su]
Un obiettivo ambizioso quello del Parlamento, che con la legge delega sulla Riforma del Fisco al Governo, che il Consiglio dei Ministri dovrà approvare entro il 31 luglio 2021, si propone di realizzare un vero e proprio restyling del nostro complesso sistema Fiscale, che non solo crea una grossa confusione nei contribuenti, ma arresta la crescita del paese e scoraggia gli investimenti. Non resta che attendere l'atto finale della riforma per verificare se le promesse saranno mantenute. |
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