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Data: 15/07/2021 22:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate
Processo telematico inefficiente: le proteste degli avvocati[Torna su]
Da quando è entrato in funzione il processo telematico le critiche all'inefficienza non si sono mai fermate. Le polemiche più recenti sono quelle dell'Aiga. A gennaio di quest'anno i giovani avvocati hanno messo in evidenza come le continue inefficienze del processo telematico causano un forte disagio in termini di tempo e riorganizzazione del lavoro quotidiano. Una vera e propria contraddizione, visto che il processo telematico nasce per velocizzare, snellire e agevolare il lavoro dei professionisti. A maggio 2021 le polemiche investono il doppio binario per il deposito degli atti in caso di malfunzionamento. Per i giovani avvocati infatti la soluzione del deposito analogico degli atti non risolve il problema, perché è comunque un'alternativa pensata per rimediare a un processo telematico che non riesce a funzionare nel modo ottimale con continuità. Con tutte le problematiche e le ripercussioni del caso. Il Tribunale di Venezia torna alla carta[Torna su]
La polemica più recente sul processo telematico invece arriva proprio nei giorni caldi, in cui tanto si discute di Riforma della Giustizia e di digitalizzazione, che sicuramente ha ricevuto una spinta nel periodo della pandemia, per la necessità di evitare i contatti e i conseguenti contagi, ma che di fatto, non ha ancora risolto il problema. Vedi anche Avvocati: allarme blocco dei sistemi informatici Da qui la decisione del Presidente del Tribunale di Venezia datata 14 luglio 2021 (sotto allegata) di autorizzare gli avvocati al deposito cartaceo degli atti del processo a causa del malfunzionamento del dominio giustizia, comunicato dal Portale dei Servizi telematici a partire dal 13.07.2021. Decisione assunta nel pieno rispetto di quanto previsto dall'art. 221, comma 3 del decreto n. 34/2021, che consente proprio al Presidente del Tribunale di poter autorizzare il deposito cartaceo in caso di malfunzionamento del sistema. Questo episodio torna a infiammare i giovani avvocati. Il presidente Aiga non risparmia le critiche: "E' inaccettabile che ad oggi il Ministro della Giustizia non sia stato in grado di porre rimedio ai disservizi creati dall'utilizzo dei sistemi applicativi che possano garantire un effettivo e costante funzionamento dell'interscambio dei dati sul portale giustizia." Critiche condivise dall'Organismo congressuale Forense, che richiede un intervento urgente e se possibile definitivo, per risolvere la situazione. Leggi anche: - Aiga: «Basta interruzioni al pct» - Processo telematico, Aiga insiste: «Implementare il PST giustizia» |
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