Data: 04/08/2021 06:00:00 - Autore: Francesco Pandolfi

Porto di fucile uso tiro a volo

Una persona, tramite il proprio difensore, si rivolge al giudice chiedendo l'annullamento del decreto con il quale il Questore ha respinto la sua istanza di rinnovo della licenza di porto di fucile per uso tiro a volo.

Il rigetto amministrativo

L'amministrazione basa il rigetto sulla circostanza dell'adozione, a carico dell'interessato, di un decreto penale di condanna a pena pecuniaria per violazione degli articoli 624 e 625 codice penale, poich� tali delitti incidono evidentemente sull'affidabilit� alla detenzione, porto e uso di armi.
Il ricorrente, che ha beneficiato per tanti anni del porto d'armi senza mai ricevere alcun rimprovero, chiarisce subito di aver presentato l'opposizione al decreto penale di condanna e che il reato contestato riguarda, in realt�, l'ipotesi di furto di energia elettrica nella sua qualit� di amministratore di una s.r.l.
Spiega inoltre di aver presentato una memoria difensiva dopo la comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, dove ha vanamente ricostruito l'iter della vicenda in quanto l'amministrazione non ne ha tenuto conto; inoltre spiega di aver ricevuto un decreto ingiuntivo da parte della societ� distributrice dell'energia elettrica, cui per� � stata negata la provvisoria esecutivit�.

Il caso risolto dal Tar

La Sezione Prima del Tar Lazio -Latina- cui si � rivolto l'interessato (sentenza n. 408 pubblicata in data 28.06.2021) precisa che l'opposizione a decreto penale di condanna instaura un giudizio autonomo, solo all'esito del quale � possibile ritenere l'imputato colpevole o innocente: per cui un decreto penale opposto non pu� mai essere considerato, di per s�, equivalente ad una condanna.
Proprio alla luce della vicenda penale che, tra l'altro, non riguarda direttamente l'interessato ma il suo coinvolgimento nella mera qualit� di amministratore di una societ� di capitali, l'amministrazione deve essere quindi chiamata a motivare pi� approfonditamente e congruamente sulle ragioni del diniego e sulla inaffidabilit� presunta all'uso delle armi, anche collegandola alla personalit� dell'interessato e alla sua condotta negli anni.

Altre informazioni?
Contatta l'Avv. Francesco Pandolfi
3286090590
studiopandolfimariani@gmail.com

Tutte le notizie