Data: 28/07/2021 15:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Referendum, la circolare del Cnf

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Anche gli avvocati possono autenticare le firme per i referendum. Una realtà che l’associazione “Luca Coscioni” vorrebbe fosse divulgata il più possibile. Risale a qualche giorno fa la circolare che il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha inviato ai Presidenti degli Ordini Forensi italiani affinché questi diffondano tra i propri iscritti la novità legislativa relativa al nuovo potere di autenticazione dell’avvocato nelle procedure elettorali.

Secondo il testo, la circolare (sotto allegata), riporta che la legge 120/2020, estende agli «avvocati che abbiano comunicato la loro disponibilità all’ordine di appartenenza» il potere di autenticare le firme previste da tutte le leggi elettorali vigenti, inclusi i referendum abrogativi.

Referendum, le richieste dell’associazione Coscioni

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Sulla novità normativa sono intervenuti gli Avvocati Francesca Re e Rocco Berardo, Coordinatori degli Avvocati Autenticatori nella campagna referendaria Eutanasia Legale e membri dell’Associazione Luca Coscioni ed hanno chiarito che la circolare «rappresenta un’importante comunicazione del CNF che l’Associazione Luca Coscioni aveva sollecitato a più riprese nei mesi scorsi proprio per informare gli avvocati di una novità relativa alla loro professione che ha lo scopo non solo di semplificare le procedure elettorali ma anche di valorizzare la funzione sociale dell’avvocato che oggi può attivamente contribuire alla vita democratica del Paese.

L’estensione di un potere prima riservato solo ai pubblici ufficiali mira a semplificare una procedura per la quale l’Italia ha recentemente subito una condanna da parte del Comitato dei diritti umani dell’ONU in quanto, a causa della sua complessità, soprattutto nella fase di autenticazione, vìola il diritto dei cittadini ad accedere agli strumenti di democrazia diretta come appunto i referendum».

Referendum, estendere il provvedimento

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Ma la lotta verso il riconoscimento non si ferma. Secondo l’associazione Coscioni «Ora è importante che i singoli ordini forensi si attivino affinché la circolare diffusa dal CNF venga inoltrata a tutti gli iscritti, ovvero ai quasi 245 mila avvocati italiani, che fino ad oggi non avevano ancora ricevuto informazioni ufficiali nonostante siano in corso diverse campagne referendarie il cui successo dipende soprattutto dalla presenza di autenticatori».


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