Data: 15/08/2021 06:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Ferragosto con il Green pass

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Il decreto n. 125/2021, come sappiamo, ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021, ma cosa ancora più importante ha stabilito, con decorrenza dal 6 agosto 2021, le regole da rispettare in zona bianca, per chi desidera accedere a ristoranti, spettacoli, piscine e sagre.

Il decreto prevede in particolare che per fare ingresso a tutte queste attività è necessario essere in possesso della certificazione verde Covid 19 la quale attesta:

  • l'inoculazione, almeno, della prima dose vaccinale Sars-CoV-2;
  • la guarigione dall'infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi);
  • la sottoposizione del soggetto a un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2. In questo caso la validità è limitata a 48 ore.

A Ferragosto quindi chi vuole festeggiare al ristorante, chi ha prenotato il week end in un centro termale o chi magari la sera vuole assistere a uno spettacolo all'aperto, deve avere il Green pass.

Controlli intensificati in tutta Italia

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Per evitare che, presi dall'euforia del Ferragosto, gli italiani si distraggano, in molte località di villeggiatura, si stanno predisponendo misure di controllo intensificate, per verificare il possesso regolare del Green pass per accedere ai luoghi previsti dal decreto e non solo.

A Ravenna a partire dal week end di Ferragosto i controlli aumenteranno soprattutto nei luoghi di villeggiatura più frequentati, nelle località preferite dai giovani e lungo l'arenile. Le forze dell'ordine impiegate dovranno continuare a far rispettare il distanziamento e l'uso corretto dei dispositivi di protezione e a verificare il possesso del certificato verde per evitare condotte elusive o contrarie alle disposizioni di legge.

La Riviera si è anche attrezzata per dare la possibilità ai propri clienti di fare i tamponi. Ogni sera infatti gli alberghi, convenzionati con alcuni laboratori locali, offrono ai loro clienti la possibilità di fare i test anche tutte le sere.

A Roma per la giornata di Ferragosto, come ogni anno, le iniziative per far divertire cittadini e turisti non mancheranno. Tutto però dovrà avvenire in sicurezza. Per questo si sta mettendo in atto l'operazione "Ferragosto sicuro" che contempla controlli intensificati sulle spiagge e in tutti quei contesti in cui il rischio assembramento e contagio sono più elevati. Per aumentare l'efficacia della sorveglianza è previsto anche l'utilizzo di elicotteri e aerei.

A Palermo oltre ai controlli, sono subentrati dei divieti finalizzati a scongiurare fenomeni di assembramento. Il Sindaco ha infatti vietato i falò e le tende sulle spiagge a partire dalle 19 del 14 agosto.

Ad Avellino le manifestazioni pensate per Ferragosto saranno più sobrie rispetto agli altri anni, per contrastare la minaccia di diffusione del Covid.

A Ischia il controllo a Ferragosto sarà totale. Il Vice Questore della Polizia di Stato, Dottoressa Maria Antonietta Ferrara dichiara: "Giustamente per far ripartire il turismo è giusto che i anche i giovani si divertano, ma per divertirsi non bisogna dimenticare che siamo ancora in piena pandemia. Con la vaccinazione la situazione è scemata, ma il Covid circola. Per cui la cosa principale che noi facciamo sono i controlli per gli assembramenti e li facciamo dove i giovani più si assembrano, nei locali della movida. E' importante non assembrarsi, ci si può divertire con la mascherina, ci si può divertire rispettando il distanziamento. Perciò nasce anche il controllo sulle spiagge dove paradossalmente i bagnanti si assembrano."

Il Viminale chiede rigore, ma le regole sono confuse

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Controlli intensi secondo le Direttive impartire dal Viminale, che anche a Ferragosto chiede il rigoroso rispetto delle regole se si vuole evitare che la curva del contagio torni a salire.

Regole che però, come segnalato da Associazioni e da numerosi titolari delle attività per le quali è richiesto il Green pass, non sono poi così chiare.

Del resto non è di troppi giorni fa la notizia dei tentativi di vendita di certificati verdi falsi. Fino a che punto quindi si deve spingere il controllo dei certificati? La circolare emanata dal Quirinale per fare chiarezza sul punto non è esplicativa. In pratica si chiede ai titolari delle attività con ingresso condizionato dal Green pass di trasformarsi in investigatori e di effettuare la doppia verifica ossia del certificato e della carta d'identità quando è necessario ossia "nei casi di abuso o elusione delle norme, come, ad esempio, quando appaia manifesta l'incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione."

Man non è finita qui, perché a un certo punto, per quanto riguarda le sanzioni, la circolare del Viminale sancisce che: "qualora si accerti la non corrispondenza fra il possessore della certificazione verde e l'intestatario della medesima, la sanzione di cui all'art.13 del citato decreto-legge n. 52/2021 risulterà applicabile nei confronti del solo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell'esercente." Punto quest'ultimo che creerà senza dubbio problemi interpretativi stante la vaghezza della sua formulazione.

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