Data: 28/08/2021 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Eutanasia, i fatti e la denuncia

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Un provato cittadino ha denunciato una pubblica amministrazione per aver violato il proprio diritto all�aiuto al suicidio. � la prima volta che accade nel nostro Paese. a questo, nelle ultime ore, la diffida nei confronti del ministri Speranza e Cartabia. I fatti si sono verificati nelle Marche, dove un 43enne, malato tetraplegico da 10 anni, a causa di un grave incidente stradale, ha denunciato l�Azienda Sanitaria Unica Regione Marche. L�accusa � di omissione di atti di ufficio, nel caso di specie: la mancata verifica, da parte dell�azienda sanitaria, delle condizioni cliniche di Mario, per accertare il suo diritto ad accedere al suicidio assistito, cos� stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale 2422019 e peraltro gi� anche ordinato dal Tribunale di Ancona lo scorso 9 giugno. L�uomo si � rivolto per chiedere aiuto legale all�Associazione Luca Coscioni per impugnare questo diniego, portando di fatto la ASUR in Tribunale, in modo da ottenere un�ordinanza volta a veder rispettato quanto previsto dalla Sentenza della Corte costituzionale. Dopo una prima decisione con cui il Tribunale di Ancona aveva negato la possibilit� per Mario di accedere alla morte assistita in Italia, lo scorso 9 giugno 2021 i giudici del Tribunale di Ancona ribaltano la precedente decisione, imponendo con questa ordinanza alla ASUR di verificare che Mario abbia le condizioni d�accesso al suicidio assistito, cos� come stabilito dalla sentenza di incostituzionalit� della Corte Costituzionale n. 242/2019.A raccontare la storia in conferenza stampa a piazza Cavour ad Ancona, l�avv. F.Gallo, co-difensore Mario e segretario Associazione Luca Coscioni, e M.Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni.

Associazione Coscioni: �Lo Stato infligge torture a questo cittadino�

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In termini temporali, la denuncia arriva ad un anno dal primo contatto dell�uomo con la ASUR, per la richiesta di accesso al suicidio assistito. Le conseguenze della denuncia, se dovesse sfociare in �un procedimento penale nei confronti dei soggetti apicali dell�ASUR Marche, potrebbero essere quelle di una condanna in sede penale � spiega nella nota l�Associazione Luca Coscioni - per non aver provveduto ad un atto dovuto, ovvero la verifica delle condizioni dell�uomo, la cui fonte giuridica era rinvenibile sia nel dettato della Corte Costituzionale sulla cui base la richiesta del 43enne era stata formulata pi� di un anno fa, sia nel provvedimento del tribunale di Ancona che ha ordinato all'azienda sanitaria di effettuare la verifica delle condizioni dell�uomo.

�Lo Stato italiano sta infliggendo una vera e propria tortura contro un suo cittadino, obbligandolo a subire una condizione di sofferenza insopportabile contro la propria volont� e contro la legge, negando a Mario l�esercizio dei propri diritti fondamentali in violazione della sentenza della Consulta�. queste sono le parole della dura presa di posizione di Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni e co-difensore di Mario, e Marco Cappato, Tesoriere dell�Associazione Luca Coscioni.

Ed inoltre �Il Ministro della Salute Roberto Speranza, proprio rispondendo all�uomo, aveva ricordato come sia responsabilit� del Governo (�Ora continueremo a lavorare in silenzio, per ci� che il governo pu� fare nell�ambito delle sue competenze, per consentire l�applicazione pi� uniforme possibile, al di l� di ogni legittima posizione politico-culturale, della sentenza della Corte Costituzionale�). Di fronte alla violenza perpetrata sotto la responsabilit� del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, chiediamo al Governo e al Ministro Speranza di agire immediatamente per interrompere la flagranza di reato in corso e attuare un provvedimento di Commissariamento della Regione Marche per attuare la visita medica che Mario attende ormai da un anno. In caso contrario, alla responsabilit� del Presidente delle Marche Acquaroli si aggiunger� anche quella del Ministro Speranza (che al proposito non ha nemmeno ancora risposto a un�interpellanza parlamentare n. 2/01202 del 29 aprile 2021), del Presidente del Consiglio Draghi e di tutto il Governo�.

La diffida ai ministri Speranza e Cartabia

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Delle ultime ore invece un passo ulteriore: l�uomo ha diffida i ministri Speranza e Cartabia: �Il governo attivi i propri poteri per il rispetto del mio diritto ad accedere legalmente al suicidio assistito�. Lo scorso 27 agosto, a un anno dalla richiesta alla struttura pubblica sanitaria di verifica delle proprie condizioni di salute (al fine di attivare il percorso stabilito dalla Corte Costituzionale con la sentenza Cappato/Dj Fabo che prevede che l�aiuto al suicidio non costituisce reato in certe condizioni) l�uomo ha inviato una lettera di messa in mora e diffida ad adempiere al Ministro della Salute Roberto Speranza e alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia, mettendo a conoscenza anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi ed ha chiesto che il Governo attivi tutti i poteri di cui � titolare per attuare il suo diritto a poter accedere legalmente al suicidio assistito gi� sancito dalla sentenza della Corte costituzionale numero 242/2019.


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