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Data: 02/09/2021 17:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate
Tar Lazio: il diritto a non vaccinarsi non è assoluto[Torna su]
Il TAR del Lazio, nel rigettare l'istanza di annullamento e di previa sospensione dell'efficacia dei provvedimenti che nel mese di agosto sono stati emanati dal Ministro dell'istruzione e che prevedono l'adozione di determinate misure nei confronti dei docenti che non si vaccinano e non possiedono il Green Pass, sono corretti anche perché il diritto a non vaccinarsi non è assoluto e intangibile per cui è anche corretto che il docente che non si vaccina sostenga il costo del tampone e che venga sospeso dal lavoro e dalla retribuzione se non ha il Green Pass. Decisioni gemelle (decreto n. 4531 e n. 4532 del 1 settembre 2021 sotto allegati) che sono state assunte dal Giudice Dott. Sapone contro due ricorsi presentati da alcuni docenti e dall'Anief. Docenti e Anief contro l'obbligo del Green Pass[Torna su]
Con due diversi ricorsi, alcuni docenti e l'Anief agiscono in giudizio contro il Ministero dell'Istruzione per chiedere l'annullamento e la preventiva sospensione dell'efficacia:
Tar: giusto pagare il tampone[Torna su]
Il TAR del Lazio, nella persona del Giudice Giuseppe Sapone, rigetta le istanze e fissa per la trattazione collegiale la Camera di Consiglio del 5 ottobre 2021, in quanto: spetterà a un DPCM disciplinare l'aspetto della violazione dei dati personali dei docenti che verranno sottoposti alla verifica del possesso e della esibizione del Green Pass e nessun addebito verrà imputato a chi comunicherà fedelmente al Dirigente scolastico l'esito dei controlli relativi alla certificazione verde e a chi informerà tempestivamente il Dirigente della presenza di sintomi influenzali o del contatto con persone infette o con sintomi sospetti, compresi gli studenti all'interno dell'istituto. Per quanto riguarda invece la violazione del diritto del personale scolastico a non vaccinarsi, il TAR precisa prima di tutto che questo diritto non ha valenza assoluta e non è intoccabile in presenza di diritti fondamentali di rango superiore come quello alla salute pubblica. In ogni caso il soggetto che non si vuole vaccinare può sottoporsi a un test, nel rispetto del diritto di scelta del docente, di cui è ragionevole che ne sostenga i costi. Giustificata infine anche la sospensione automatica dal lavoro e dalla retribuzione soprattutto se si tiene conto della tipicità delle mansioni svolte dal docente. |
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