Data: 24/09/2021 09:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Scuola, vaccini e privacy, le segnalazioni all'Autorità

[Torna su]

Nelle ultime settimane il Garante Privacy ha ricevuto una serie di segnalazioni e di richieste di chiarimenti a proposito di specifiche domande dei docenti o comportamenti per avere, anche indirettamente, informazioni sull'avvenuta o meno vaccinazione, sia degli studenti (nella maggior parte dei casi minori) sia dei membri delle rispettive famiglie.

A tal proposito l'Autorità ha inviato al ministero dell'Istruzione una missiva nella quale si chiede la sensibilizzazione delle scuole sui rischi per la privacy derivanti da iniziative finalizzate all'acquisizione di informazioni sullo stato vaccinale di studenti e familiari.

Vai alla lettera del Garante privacy

Alla scuola non è consentito conoscere lo stato vaccinale degli studenti

[Torna su]

La lettera, inoltre, fa riferimento alle possibili conseguenze per i minori, anche sul piano educativo, derivanti da simili iniziative. Il Garante ricorda che agli istituti scolastici non è consentito conoscere lo stato vaccinale degli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione, né a questi (a differenza degli universitari) è richiesto il possesso e l'esibizione della certificazione verde per accedere alle strutture scolastiche.

Le amministrazioni scolastiche non possono trattare informazioni relative all'avvenuta o meno vaccinazione dei familiari degli studenti, ma potranno limitarsi a verificare, mediante il personale autorizzato, il possesso del green pass all'ingresso dei locali scolastici per chi è tenuto ad esibirlo.

Scuola, deroga ad indossare le mascherine

[Torna su]

Nella lettera inoltre puntualizza il Garante, in relazione alla deroga dall'indossare la mascherina nelle classi in cui tutti gli studenti abbiano completato il ciclo vaccinale o posseggano un certificato di guarigione in corso di validità, conferma la piena collaborazione al Ministero dell'istruzione per individuare misure attuative che consentano di soddisfare le esigenze sanitarie di prevenzione epidemiologica e, allo stesso tempo, assicurino il rispetto della libertà di scelta individuale e il diritto alla protezione dei dati personali.

Per l'Autorità è necessario che si trovino modalità che non rendano identificabili gli studenti interessati, anche al fine di prevenire possibili effetti discriminatori per coloro che non possano o non intendano sottoporsi alla vaccinazione.


Tutte le notizie