Data: 29/10/2021 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Date e conti correnti

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Quando un soggetto apre un conto corrente e inizia a compiere le operazioni previste, è necessario conoscere e saper distinguere tre tipi di date, anche se poi la nostra attenzione si concentrerà soprattutto su due di esse. Stiamo parlando della data valuta, della data contabile e della data disponibile. Vediamo perché sono così importanti.

Data valuta e data contabile: perché è meglio conoscerle

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I termini data valuta e data contabile si riferiscono, come anticipato, ai rapporti di conto corrente bancari. Saper leggere correttamente i documenti che riportano le operazioni compiute tramite conto corrente bancario è indispensabile per tenerlo sotto controllo e capire se c'è qualcosa che non va.

Le date sono il primo dato da tenere sotto controllo, perché grazie a queste è possibile capire se qualcuno si è intrufolato indebitamente nel conto e ha compiuto operazioni che noi non riconosciamo di aver compiuto. Ma andiamo per gradi e vediamo prima più nel dettaglio che cosa sono la data valuta e la data contabile e in che cosa di differenziano, premettendo che la data disponibile è quella in cui il denaro è effettivamente uscito dal conto corrente o quella in cui lo stesso è stato effettivamente accreditato sul conto e quindi è utilizzabile.

Data contabile

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La data contabile di movimento del conto corrente, che può consistere in un addebito o in una accredito è la data in cui la banca contabilizza l'operazione. La data contabile coincide in sostanza con la data in cui è stato registrato, ad esempio, il versamento di denaro contante sul conto corrente.

Facciamo un altro esempio per capire meglio. Supponiamo di avere bisogno di prelevare del denaro contante da uno sportello bancomat. In questo caso, se preleviamo di mercoledì, la data contabile dell'operazione coinciderà con questo giorno, se però preleviamo di domenica, allora la data contabile sarà quella del giorno successivo non festivo.

Data valuta

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La data valuta invece è la data a partire dalla quale una data operazione bancaria inizia a produrre i suoi effetti su interessi e competenze passive e attive. Più esattamente, in questa data, termina il calcolo degli interessi attivi sulle somme prelevate e inizia quello degli interessi passivi su eventuali passivi esistenti di conto corrente.

In genere la data della valuta è successiva di un giorno o più rispetto a quella contabile, a seconda del tipo di operazione, rispetto a quella in cui la banca contabilizza l'operazione.

Data contabile e valuta possono coincidere?

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La risposta è si, data valuta e data contabile possono coincidere. In questo caso significa che il giorno in cui il correntista compie l'operazione coincide con quello in cui ha la disponibilità del denaro. Il caso più tipico è quello che si verifica quando si versa del denaro contante sul proprio conto. Ecco in questo caso data valuta e data contabile coincidono.

Sono diverse però le operazioni in cui questa coincidenza non si verifica. Pensiamo all'esempio tipico del versamento sul conto corrente di un assegno. In questo caso il giorno della contabile non coincide con quello della valuta, gli interessi attivi sull'importo inizieranno a decorrere infatti a distanza di qualche giorno. Può però anche accadere che la valuta sia anteriore. Pensiamo a un'azienda che corrisponde gli stipendi ai suoi dipendenti. In questo caso può accadere che la data della valuta, ossia quello in cui vengono corrisposti gli stipendi e iniziano a decorrere gli interessi, sia anteriore rispetto a quella in cui si verifica l'accredito effettivo dello stipendio sul conto.

Saldo contabile e saldo disponibile

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Abbiamo visto che in realtà quando si apre un conto corrente è bene conoscere tre tipi di date, ossia valuta, contabile e disponibile, questo perché quando la banca ci mette a disposizione il riassunto scalare del conto, lo stesso tra i vari dati, riporta:

  • il saldo contabile, che indica la differenza tra le operazioni in entrata e quelle in uscita che sono state compiute fino a una certa data;
  • il saldo disponibile, che indica invece il denaro che il correntista può effettivamente utilizzare perché disponibile appunto sul conto corrente.
Leggi anche:
- Il conto corrente
- Saldo contabile e disponibile: cosa significano


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